Cinque belle opere d’arte a Expo

Non ci sono solo padiglioni e cibo: a Expo si possono vedere opere di Tintoretto, Renato Guttuso, Patrick Laroche, Dante Ferretti e nove famosi fotografi

L’ultima Cena del Tintoretto, al padiglione della Santa Sede (Marta Cantoni/Il Post)
L’ultima Cena del Tintoretto, al padiglione della Santa Sede (Marta Cantoni/Il Post)

A Expo si può impostare la visita in vari modi, a seconda dell’interesse personale: ci sono i padiglioni nazionali, le conferenze sul tema “Nutrire il Pianeta” e molti ristoranti e i foodtruck posizionati attorno al Decumano. A Expo si possono visitare anche diverse opere d’arte, e non solo all’unico padiglione distaccato in città, la Triennale di Milano, che ospita la mostra Arts and Foods (con le opere e i linguaggi artistici che dal 1851, anno della prima esposizione universale a Londra, hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al mangiare insieme). Al sito dell’Expo si possono vedere molte opere d’arte nei padiglioni o in giro per il Decumano: in particolare ce ne sono cinque che vale la pena visitare, per gli appassionati.

1) Tintoretto, L’Ultima Cena
Nel padiglione della Santa Sede, proprio di fronte all’ingresso, c’è l’opera del Tintoretto – nome d’arte del pittore del Rinascimento italiano Jacopo Robusti – raffigurante l’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli. Il quadro proviene dalla chiesa di San Trovaso di Venezia ed è del 1561: una delle particolarità di quest’opera è il realismo della scena raffigurata: Tintoretto ha dipinto gli apostoli in cerchio intorno al tavolo, non frontali come in quasi tutte le altre Ultime Cene, per dare umanità alla scena. Una hostess del padiglione spiega ai visitatori che l’opera è originale e ne racconta dettagli e storia.

2) Renato Guttuso, La Vucciria
Il quadro del 1974 è esposto all’interno del padiglione Italia, al secondo piano: fa parte di un percorso pensato appositamente per ricreare gli odori e i colori di un tipico mercato del sud Italia. C’è per esempio una camera completamente buia dove i visitatori sentono gli odori e i rumori di un mercato tradizionale, da cui si esce per finire davanti al dipinto “La Vucciria” di Renato Guttuso, che rappresenta proprio l’omonimo mercato tipico di Palermo. Guttuso rappresenta la Vucciria in modo molto vivo e colorato, nello stile del neorealismo italiano.

3) Patrick Laroche, Vegetables
All’interno del giardino che circonda il padiglione francese a Expo ci sono due sculture che fanno parte della serie Vegetables dell’artista contemporaneo franco-svizzero Patrick Laroche. Una rappresenta tre carciofi tricolori (che richiamano la bandiera francese), uno sopra l’altro, mentre la seconda è un peperone blu. Le due sculture sono fatte in bronzo, acciaio o resina solida e sono ricoperte d’argento e da uno strato protettivo che riflette i raggi del sole e le rende luccicanti.

4) Dante Ferretti, Il Mercato
All’ingresso i visitatori vengono subito accolti da alcune statue dello scenografo italiano Dante Ferretti, ispirate ai ritratti del pittore italiano Giuseppe Arcimboldo che rappresentano in forma antropomorfa i lavori e i prodotti tipici della tradizione italiana. Lungo il Decumano ci sono otto installazioni, opera sempre di Ferretti, che rappresentano delle bancarelle di un mercato, con frutta, botti, pane, cereali e formaggio: finti ma così realistici da sembrare veri. Dante Ferretti è un famosissimo e ammirato scenografo italiano: ha vinto tre premi Oscar per la scenografia grazie alle sue collaborazioni ai film di Martin Scorsese The Aviator e Hugo Cabret e per il film di Tim Burton Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street.

5) Fotografie ai Cluster tematici
Ci sono poi otto serie fotografiche esposte a Expo: sono realizzate da nove famosi fotografi e interpretano il tema legato al Cluster in cui sono esposte. Al Cluster del Riso ci sono gli scatti di Gianni Berengo Gardin, a quello del Cacao c’è Martin Parr, al Cluster del Caffè le foto di Sebastião Salgadoa quello di Frutta e Legumi sono esposte quelle di Irene Kung, alle Spezie c’è Alex Webb, al Bio-mediterraneo Ferdinando Scianna, al Cluster delle Isole, Mare e Cibo ci sono le opere di Alessandra Sanguinetti e allo spazio delle Zone Aride c’è George Steinmetz.

Un elenco completo delle opere presenti a Expo, con la posizione segnalata in fondo alla descrizione, si trova sul sito ufficiale.