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  • Mercoledì 17 giugno 2015

Le foto di Bulent Kilic ad Akçakale

Il reportage di un grande fotogiornalista dal confine tra Turchia e Siria nei giorni della battaglia (vinta) dei curdi contro l'ISIS

Al confine tra Siria e Turchia vicino ad Akcakale, il 14 giugno 2015. (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
Al confine tra Siria e Turchia vicino ad Akcakale, il 14 giugno 2015. (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

Martedì la città siriana di Tal Abyad – nel nord della Siria, vicino al confine con la Turchia – è stata riconquistata da una coalizione dei curdi siriani, dopo diversi giorni di intensi combattimenti contro i miliziani dello Stato Islamico (o ISIS). La battaglia di Tal Abyad, oltre alla sua importanza strategica nella guerra contro l’ISIS, è stata piuttosto seguita dalla stampa occidentale per le migliaia di persone che nelle ultime settimane sono state costrette a lasciare la città per paura di rimanere uccise nei combattimenti tra curdi e ISIS: molti profughi siriani hanno cercato di entrare in Turchia tramite il passaggio di confine di Akçakale, una città della provincia turca di Şanlıurfa. Al confine, dalla parte turca, c’erano anche diversi giornalisti che hanno raccontato e fotografato le difficoltà e le condizioni dei profughi siriani: tra loro c’era anche il fotogiornalista turco Bulent Kilic, scelto dalla rivista TIME come il miglior fotografo di news del 2014.

Nei giorni scorsi al confine tra Siria e Turchia c’è stata molta tensione. La Turchia aveva chiuso il confine impedendo il passaggio dei profughi siriani che erano scappati da Tal Abyad. Diversi siriani erano riusciti comunque a superare il confine ed entrare in Turchia, passando attraverso alcuni buchi della recinzione di filo spinato che divide il territorio turco da quello siriano in prossimità della città turca di Akçakale. Altri erano stati fermati dai miliziani dell’ISIS di pattuglia sulla frontiera, che li avevano obbligati a tornare a Tal Abyad, nonostante gli scontri con i curdi. I soldati turchi avevano cercato di allontanare i profughi usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeno. La situazione è migliorata domenica, quando il governo turco ha dato l’autorizzazione alle autorità locali di Akçakale a riaprire il confine e a far entrare i profughi in Turchia.

Tal Abyad, che era sotto il controllo dell’ISIS da oltre un anno, è considerata molto importante da entrambi gli schieramenti, perché si trova su una delle strade che collegano la Turchia con Raqqa, città siriana proclamata capitale del Califfato Islamico. Raqqa si trova a circa 80 chilometri a sud di Tal Abyad: i curdi siriani dell’YPG (una sigla che sta per “Unità di protezione del popolo” e che raccoglie le milizie curde siriane) hanno detto di voler avanzare fino a riconquistare Raqqa. I curdi siriani hanno già raggiunto la città di Ain Issa, a circa 50 chilometri a sud di Tal Abyad, ma per il momento sembra molto improbabile che i curdi, insieme agli americani, vogliano attaccare Raqqa, che sarebbe un obiettivo molto più ambizioso di Tal Abyad.