I vincitori dei David di Donatello

Ha sbancato il film “Anime Nere” di Francesco Munzi, alla cerimonia c'era anche Quentin Tarantino

Il regista Francesco Munzi riceve il David di Donatello come miglior regista, con il film ''Anime nere'', durante la serata delle premiazioni dei David di Donatello, al Teatro Olimpico di Roma, 12 giugno 2015. (ANSA/GIORGIO ONORATI)
Il regista Francesco Munzi riceve il David di Donatello come miglior regista, con il film ''Anime nere'', durante la serata delle premiazioni dei David di Donatello, al Teatro Olimpico di Roma, 12 giugno 2015. (ANSA/GIORGIO ONORATI)

Venerdì 12 giugno si è svolta a Roma la cerimonia di consegna dei David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano assegnati ogni anno dall’Accademia del cinema italiano. Il film Anime Nere del regista Francesco Munzi ha vinto 9 premi, tra cui quello per il miglior film, per la migliore regia, per la migliore sceneggiatura e per il miglior produttore. Il film è uscito nel 2014 e racconta la storia di tre fratelli coinvolti nella malavita calabrese. Gli altri film in concorso per i premi principali erano Hungry Hearts  di Saverio Costanzo, Il Giovane Favoloso di Mario Martone, Mia Madre di Nanni Moretti e Torneranno i prati di Ermanno Olmi. Margherita Buy ha vinto il premio per la migliore attrice per il film Mia Madre, Elio Germano quello per il migliore attore per il film Il Giovane Favoloso, film che ha vinto anche i premi per le migliori scenografie, costumi, trucco e acconciature. Il premio al miglior regista esordiente è andato a Edoardo Falcone, per il film Se Dio Vuole, mentre Giulia Lazzarini (per Mia Madre) e Carlo Buccirosso (per Noi e la Giulia) hanno vinto il premio come migliori attori non protagonisti.

La cerimonia è stata presentata dall’attore Tullio Solenghi. È stato premiato anche il regista americano Quentin Tarantino, che ha ricevuto i premi che aveva vinto in passato e che non aveva mai ritirato per i suoi film Pulp Fiction e Django Unchained. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si era rivolto in un suo discorso proprio a Tarantino, citando Pulp Fiction con una battuta molto ripresa sui siti di news.