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  • Domenica 24 maggio 2015

La nuova legge in Russia contro le ONG

L'ha firmata il presidente Vladimir Putin, permetterà ai giudici russi di dichiarare "indesiderabili" le organizzazioni non governative internazionali e russe

Il presidente Vladimir Putin durante un evento per i Giochi paralimpici del 2014 a Sochi, in Russia, il 16 marzo 2014.
(AP Photo/Dmitry Lovetsky)
Il presidente Vladimir Putin durante un evento per i Giochi paralimpici del 2014 a Sochi, in Russia, il 16 marzo 2014. (AP Photo/Dmitry Lovetsky)

Sabato 23 maggio il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che autorizza i giudici russi a dichiarare qualsiasi organizzazione non governativa “indesiderabile” per motivi legati alla sicurezza nazionale, e a multare o imprigionare fino a sei anni i suoi membri. Nello specifico, i giudici sono autorizzati ad applicare la legge quando una ONG rappresenta «una minaccia alle fondamenta dell’ordine costituzionale della Federazione Russa, alle capacità di difesa del paese o alla sicurezza dello stato».

Nel 2012, un’altra legge aveva obbligato le ONG che ricevono a qualsiasi titolo fondi dall’estero a registrarsi come “agenti stranieri”. Secondo i suoi sostenitori, la nuova legge servirà a limitare l’influenza delle forze esterne ostili alla Russia, soprattutto in un periodo di tensioni con l’Ucraina. Secondo molte ONG, come Human Rights Watch e Amnesty International, si tratta invece dell’ennesimo tentativo di Putin di limitare il dissenso interno. Secondo Hugh Williamson, direttore per l’Europa e dell’Asia Centrale di Human Rights Watch, la legge servirà a colpire soprattutto gli attivisti russi più che le grandi ONG internazionali. Anche il governo statunitense e quello britannico hanno espresso preoccupazione per l’approvazione della legge.