La doppia vita di una popstar sudcoreana

Per alcuni mesi dell'anno Roy Kim fa concerti di fronte a migliaia di persone in Corea del Sud, nel resto del tempo studia Economia in una prestigiosa università americana

Roy Kim nella sua stanza del dormitorio alla Georgetown University, a Washington, Stati Uniti.
(The Washington Post by Greg Kahn/Grain.)
Roy Kim nella sua stanza del dormitorio alla Georgetown University, a Washington, Stati Uniti. (The Washington Post by Greg Kahn/Grain.)

Il Washington Post ha raccontato pochi giorni fa la particolare storia di un giovane ragazzo sudcoreano che porta avanti una specie di doppia vita: metà alla prestigiosa Georgetown University a Washington e l’altra metà da assoluta popstar in Corea del Sud. Il ragazzo si chiama Kim Sang-woo, ha 21 anni, è nato a Seul ed cresciuto in Canada. Kim studia Economia, e a Washington frequenta soprattutto un giro di amici sudcoreani con cui passa le giornate a studiare o guardare serie tv. In Corea del Sud Kim Sang-woo è più noto con lo pseudonimo di Roy Kim: qui, per alcuni mesi dell’anno, Roy Kim registra canzoni e tiene concerti a cui assistono migliaia di persone. La sua popolarità è cominciata nell’ottobre del 2012, quando Kim ha vinto l’edizione sudcoreana del reality musicale American Idol, che in Corea del Sud si chiama Superstar K4. Da allora ha registrato due dischi di successo e oggi è considerato uno dei musicisti pop più famosi in Corea del Sud.

Kim è figlio di un ex professore universitario e la sua famiglia è proprietaria di una distilleria. Ha frequentato le scuole elementari in Canada e ha fatto il liceo ad Asheville, in North Carolina. Nel 2012, dopo essersi diplomato, ha deciso di iscriversi alle selezioni per entrare a Superstar K4 mentre preparava il principale test di ammissione per i college americani, lo SAT. Quell’anno a Superstar K4 si erano presentati più di due milioni di candidati: Kim è riuscito a passare le selezioni ed è entrato a far parte dei 12 del gruppo finale. Racconta il Washington Post:

Kim ha passato tre mesi ad allenare la propria voce, farsi curare le sopracciglia e l’acne, mangiare insalata ogni giorno per cena, e – una sera alla settimana – cantare davanti a un pubblico che lo giudicava via SMS. Alla fine, gli spettatori hanno deciso di far vincere il “figlio perfetto” [Kim era stato soprannominato così dalla produzione del programma per la sua aria da “bravo ragazzo”].

Dopo la vittoria di Superstar K4, Kim si è messo a scrivere il suo disco d’esordio. Love Love Love è uscito il 25 giugno 2013, sostenuto da due singoli di grande successo, “Spring Spring Spring” e “Love Love Love”. Tutte le canzoni e i testi del disco sono in coreano e sono stati scritti da Kim con l’aiuto occasionale di altri musicisti. Love Love Love è un disco di pop molto leggero, più orecchiabile che ballabile. Nel video della canzone di maggior successo, “Spring Spring Spring”, Kim suona una chitarra classica mentre attorno a lui i membri della sua band distribuiscono fiori vestiti di bianco.

Il Washington Post spiega che Kim non è il «tipico cantante K-pop», l’acronimo che sta per “pop sudcoreano”: «Kim non è il prodotto di una delle “accademie” del K-pop, in cui ragazzini anche di 12 anni vengono selezionati dalle grosse case discografiche e addestrati per anni, e solo infine piazzati dentro a una band». Di conseguenza, non è cresciuto con l’idea di diventare un musicista. Prima ancora di vincere Superstar K4, Kim era già stato accettato dalla Georgetown University. Dopo la vittoria al reality musicale, ha deciso lo stesso di immatricolarsi, sebbene abbia cominciato a frequentare le lezioni solamente l’anno accademico successivo a causa delle registrazioni del primo disco: «nella mia vita ho passato più tempo a provare a entrare in una scuola piuttosto che a diventare un musicista. Sarebbe un peccato se interrompessi adesso [la mia carriera scolastica]».

Dopo il primo disco e il primo tour, Kim ha frequentato la Georgetown per due semestri consecutivi: in seguito è tornato in Corea del Sud per registrare il suo secondo disco e fare un altro tour. Da gennaio del 2015 è tornato a Washington per il suo secondo anno di università. Come racconta il Washington Post, mentre si trova in Corea del Sud Kim «tiene concerti davanti a migliaia di persone, posa per riviste e partecipa a talk show. La sua faccia appare costantemente in diverse pubblicità, e si trova ad avere a che fare coi siti di gossip».

A Washington, per esempio, Kim non deve rasarsi i baffi e può uscire con una ragazza senza che un tabloid ci scriva una storia sopra. Ad eccezione di una ragazza che l’ha perseguitato l’anno scorso, raramente viene fermato da persone che lo riconoscono. Kim vede la Georgetown come una specie di rifugio dalla celebrità: «se tutti quanti passano il tempo a trattarti come una celebrità, diventi pieno di te stesso: è l’ultima cosa che voglio che mi accada».

A Kim mancano sette semestri per finire l’università, ma progetta di continuare a fare avanti e indietro dalla Corea del Sud per diversi altri anni. Alla fine dell’università dovrà anche fare il militare per 21 mesi, come previsto dalla legge coreana. Kim dice anche che vorrebbe fare un disco in inglese e tenere concerti negli Stati Uniti. Nel frattempo, nonostante finora abbia ottenuto dei buoni voti, Kim sta pensando di cambiare la sua specializzazione da Economia a Sociologia.