Il mostro di Loch Ness svelato nel doodle di Google

O meglio: l'accrocchio che si finse mostro di Loch Ness nella più celebre fotografia del mostro che secondo una leggenda vive nel lago scozzese

Il mostro di Loch Ness e il più famoso e riuscito tentativo di raffigurarlo come vero sono protagonisti del doodle di Google del 21 aprile 2014, anniversario del giorno in cui fu pubblicata sulla prima pagina del quotidiano britannico Daily Mail quella che divenne la più nota immagine del mostro. Era un falso, e il doodle celebra in effetti più l’inganno che non il mostro di Loch Ness, a cui pure è collegato il criterio di ricerca associato al doodle.

Oltre al doodle, per festeggiare l’anniversario della pubblicazione della foto del mostro di Loch Ness, Google ha anche pubblicato una serie di fotografie panoramiche della zona della Scozia in cui si trova il lago. Per realizzarle, Google ha collaborato con i sommozzatori del Catlin Seaview Survey, che si sono immersi nel lago con fotocamere particolari in grado di scattare fotografie anche nelle acque piuttosto torbide di Loch Ness.

Loch Ness, dove secondo la leggenda vive il mostro, è formato dall’unione di diversi corsi d’acqua e fiumi compresi l’Oich e il Bona Narrows. Il lago si estende che per circa 37 chilometri a sud di Inverness, la città considerata la capitale delle Highlands. Non è tra i laghi scozzesi più grandi per estensione e profondità, ma è comunque il bacino più capiente di acqua dolce. Le sue acque sono spesso torbide e scure, cosa che ha contribuito a creare il mito del mostri di Loch Ness.