• Italia
  • Mercoledì 15 aprile 2015

I rom sono antipatici a quasi tutti

«Ed è indubbio che una parte di essi vive nella illegalità», dice una lettera di Luigi Manconi e altri che chiede: «Questo giustifica un pogrom culturale?»

A Roma woman hugs her daughter as she speaks to a boy during an open-air 'bride market' in the city of Stara Zagora, on February 28, 2015. The "bride market" held four times a year on various religious holidays during the spring and summer is a chance for the Roma's nomadic tinkers to meet and not only catch up on gossip, but also play matchmaker for their adolescent sons and daughters. AFP PHOTO / NIKOLAY DOYCHINOV (Photo credit should read NIKOLAY DOYCHINOV/AFP/Getty Images)
A Roma woman hugs her daughter as she speaks to a boy during an open-air 'bride market' in the city of Stara Zagora, on February 28, 2015. The "bride market" held four times a year on various religious holidays during the spring and summer is a chance for the Roma's nomadic tinkers to meet and not only catch up on gossip, but also play matchmaker for their adolescent sons and daughters. AFP PHOTO / NIKOLAY DOYCHINOV (Photo credit should read NIKOLAY DOYCHINOV/AFP/Getty Images)

Luigi Manconi, sociologo, esperto di diritti umani e parlamentare del Partito Democratico, ha scritto una lettera preoccupata sul livello che il razzismo e l’insofferenza nei confronti dei cittadini rom stanno raggiungendo in Italia, per raccogliere adesioni intorno a questa preoccupazione.

I rom sono antipatici a (quasi) tutti: ed è indubbio che una parte di essi vive nella illegalità, commette reati e induce i propri figli all’accattonaggio. Per molti italiani i rom costituiscono il primo motivo di allarme sociale. Tutto ciò può giustificare l’aggressiva mobilitazione anti-zingari oggi in corso nel nostro paese? Una sorta di pogrom culturale ai loro danni? Una minoranza di circa 180mila persone per metà cittadini italiani e per il 60% residenti in abitazioni rischia di rappresentare il capro espiatorio delle ansie collettive, delle frustrazioni sociali e dell’inquietudine per la propria sicurezza.
Oggi i rom, quelli buoni e quelli cattivi, sono tragicamente soli: nessuno sta dalla loro parte e nessuno sembra ricordare che i diritti sono indivisibili. E che negare ai rom le garanzie e le risorse della cittadinanza vuol dire accettare che quelle stesse garanzie e quelle stesse risorse possano venire limitate e compresse nei confronti di noi tutti. Consentire che i rom diventino l’oggetto dell’ostilità sociale e il bersaglio di un vero e proprio meccanismo di degradazione morale significa contribuire a far sì che la nostra società sia sempre più cattiva e ingiusta. Assistere in silenzio a questa mobilitazione dell’odio equivale alla resa verso chi vuole criminalizzare tutta una minoranza per poterla mettere al bando.

Luigi Manconi, Alessandro Bergonzoni, Anna Foa, Gad Lerner, Ermanno Olmi, Moni Ovadia, Santino Spinelli
Per aderire abuondiritto@abuondiritto.it

– Leggi anche: Cosa sappiamo dei rom in Italia