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  • Lunedì 6 aprile 2015

Il presidente ceco sta litigando con l’ambasciatore americano

Milos Zeman è più indulgente con la Russia dei suoi colleghi europei, e si è seccato che un ambasciatore glielo facesse notare

Czech President Milos Zeman attends a press conference following the meeting of the V4 Visegrad Group plus Austria and Slovenia leaders on December 12, 2014 in Prague. AFP PHOTO / MICHAL CIZEK (Photo credit should read MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images)
Czech President Milos Zeman attends a press conference following the meeting of the V4 Visegrad Group plus Austria and Slovenia leaders on December 12, 2014 in Prague. AFP PHOTO / MICHAL CIZEK (Photo credit should read MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images)

Il presidente della Repubblica Ceca Milos Zeman ha rifiutato di accogliere l’ambasciatore degli Stati Uniti a Praga dopo che l’ambasciatore aveva criticato l’annuncio della partecipazione del presidente a una parata militare di commemorazione della sconfitta della Germania durante la Seconda guerra mondiale, il prossimo 9 maggio a Mosca: «Fatico a immaginare l’ambasciatore ceco a Washington che dice al presidente degli Stati Uniti dove debba andare. E non permetterò a un ambasciatore di interferire con i miei programmi di viaggio», ha detto Zeman a un’agenzia di stampa.

Con l’irrigidimento dei rapporti tra la Russia e i paesi europei e occidentali, soprattutto in conseguenza dell’annessione della Crimea e della guerra in Ucraina, alla parata di Mosca con il presidente russo Vladimir Putin – parata dedicata alla celebrazione del ruolo russo nella sconfitta del nazismo – non saranno probabilmente presenti i capi di stato o di governo di nessuno di questi paesi (il cancelliere tedesco Angela Merkel arriverà per una visita ufficiale solo il giorno dopo). Ci sarà invece, per esempio, il leader della Corea del Nord Kim Jong-Un.
L’ambasciatore statunitense Andrew Schapiro aveva detto alla televisione ceca di riconoscere il contributo della Russia nella liberazione di parti dell’Europa dal nazismo, ma aveva aggiunto che la presenza del presidente Zeman «su un palco davanti a una parata militare russa in un momento in cui l’apparato militare russo sta destabilizzando una nazione europea non è un buon messaggio da trasmettere». Zeman ha finora tenuto una posizione assai più indulgente dei suoi colleghi europei sul ruolo russo nella guerra ucraina, definendola una questione interna e concedendo poca collaborazione agli alleati della Nato.
Il presidente Zeman, interpellato sulla valutazione di Schapiro e sull’eventualità di invitarlo a discuterne, ha quindi risposto: «Temo che dopo queste parole per l’ambasciatore le porte del Castello saranno chiuse».

Milos Zeman ha 70 anni ed è stato eletto presidente nel 2013, per la prima volta con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica: ruolo che nella repubblica Ceca – autonoma dal 1993 con la separazione dalla Slovacchia – ha funzioni simili a quelle del Presidente della Repubblica in Italia.