L’eclissi solare, ci siamo

Come seguire l'evento astronomico più importante del 2015: comincia a vedersi in Italia dopo le nove del mattino, per vederla così dovrete spostarvi molto a nord, e no, il mondo non finirà

Un'eclissi solare totale. fotogtafata in Cina nel 2008 (Xinhua/Han Chuanhao) (wyo)
Un'eclissi solare totale. fotogtafata in Cina nel 2008 (Xinhua/Han Chuanhao) (wyo)

L’eclissi solare di venerdì 20 marzo – la Luna si troverà tra il Sole e la Terra e coprirà quindi il disco solare – inizierà a essere visibile in Italia poco dopo le 9,20 del mattino (con qualche variazione a seconda del luogo da cui è osservata) e proseguirà fino alle 11,40 circa, raggiungendo il suo massimo intorno alle 10,30. Nuvole permettendo, l’eclissi sarà visibile in tutta Italia, ma apparirà parziale: al sud il Sole risulterà coperto al 50 per cento, mentre al nord si raggiungerà il 70 per cento. L’eclissi sarà invece totale nell’estremo nord dell’Europa: per esempio alle isole Fær Øer, l’arcipelago tra Islanda, Norvegia e Scozia, e alle Isole Svalbard, l’insieme di isole norvegesi nel mare Glaciale Artico.

L’ultima eclissi solare totale, visibile però dall’emisfero australe (quello sotto l’equatore), è avvenuta il 13 novembre 2012. L’ultima eclissi totale osservabile dall’Europa è stata l’11 agosto 1999. L’eclissi del prossimo venerdì – qui la NASA presenta tutti i dettagli più tecnici – è ancora più rara perché avviene proprio il 20 marzo, il giorno dell’equinozio di primavera in cui il dì e la notte hanno la stessa durata. L’ultima eclissi totale capitata in coincidenza dell’equinozio primaverile fu nel nel 1662 e per la prossima occorrerà attendere fino al 2034.

Nei luoghi in cui l’eclissi sarà totale, la Luna coprirà il disco solare per circa due minuti e mezzo, e in quei minuti, data la posizione geografica, potrebbero anche verificarsi aurore boreali. L’eclissi è la nona a essere totale dal 2000 a oggi e fa parte di “Saros 120”, il ciclo di 71 eclissi che si verificano a 18 anni, 10 giorni e 8 ore di distanza l’una dall’altra (alcuni intervalli, in cui sono presenti più anni bisestili, durano invece 18 anni, 11 giorni e 8 ore). L’attuale ciclo Saros 120 è iniziato il 27 maggio dell’anno 933 e si concluderà il 7 luglio 2195.

L'eclissi solare del 20 marzo

Come seguire l’eclissi
L’Unione Astrofili Italiani ha organizzato per il 20 marzo eventi in numerose città italiane. Grazie a Virtual Telescope sarà invece possibile seguire in diretta online l’eclissi totale. Per chi invece volesse guardarla in autonomia il consiglio principale è sempre lo stesso: evitare di osservare direttamente il Sole: qualsiasi filtro non appositamente creato per questo scopo è inefficace. Il consiglio della NASA, a prescindere dai filtri usati è questo: “Qualsiasi tecnica scegliate, non guardate il Sole ininterrottamente. Fate pause e fate riposare i vostri occhi. E non usate normali occhiali da sole: non offrono una protezione sufficiente”.

L’eclissi avrà anche un’importante rilevanza scientifica: nei due minuti e 46 secondi in cui la Luna sarà tra Sole e Terra gli scienziati potranno infatti studiare la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Huw Morgan, ricercatore dell’Aberyswyth Univeristy, spiega, intervistato dal Guardian, che quello della corona solare è “uno dei più grandi misteri dell’astronomia” in quanto, seppur lontana dalla superficie del Sole, la corona raggiunge temperature molto più alte. Mentre la superficie solare ha una temperatura media di quasi 5mila gradi centigradi, la corona ha una temperatura media di un milione di gradi centigradi.

Foto: Un’eclissi solare totale. fotografata in Cina nel 2008 (Xinhua/Han Chuanhao)