La Camera ha votato un emendamento al decreto “Milleproroghe” per prorogare al 2015 il vecchio regime dei minimi, il decreto deve essere ancora approvato in via definitiva
Dopo il via libera all’alba di questa mattina in commissione, il decreto Milleproroghe è approdato oggi pomeriggio in Aula alla Camera. Alle 18.30 ha avuto inizio la discussione generale, seguita dalle votazioni, mentre si attende la richiesta di voto di fiducia del Governo. Il Pd ha chiesto e ottenuto due ore dopo dall’assemblea la chiusura anticipata della discussione, propedeutica all’apposizione della fiducia. I tempi stringono: il decreto scade il 1° marzo e deve passare al vaglio del Senato.
Proroga al 2015 del vecchio regime dei “minimi”
La novità più attesa era la proroga al 2015 del vecchio regime dei minimi Iva al 5% e la riapertura della rateizzazione delle cartelle Equitalia. L’emendamento approvato nella notte sui minimi stabilisce che i possessori di partita Iva, con guadagni fino a 30mila euro, per tutto il 2015 potranno optare sia per il nuovo regime dei minimi con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità 2015, sia per il vecchio regime al 5% ma con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento dei 35 anni d’età.