Storia del Land Rover, che non si farà più

O lo chiamate "la Land Rover"? O lo chiamate "Defender"? In ogni caso, alla fine di quest'anno uscirà di produzione dopo quasi settant'anni e due milioni di esemplari venduti

La casa automobilistica inglese Land Rover, che dal 2008 insieme a Jaguar è di proprietà del gruppo indiano Tata Motors, ha annunciato che alla fine del 2015 smetterà di costruire il Land Rover Defender, un modello molto conosciuto di fuoristrada che è rimasto in produzione per 67 anni consecutivi. Quello che abbiamo sempre chiamato “il Land Rover” (o “la Land Rover”: c’è quella annosa questione di genere sui modelli di automobile): si chiama Defender solo dal 1991, ci arriviamo.

La progettazione del Defender fu avviata nel 1947 dalla casa automobilistica inglese Rover Motor Company. Prima della seconda guerra mondiale, la Rover produceva automobili di lusso, ma nel dopoguerra la scarsa domanda di modelli del genere e la mancanza di materie prime rendevano economicamente insostenibile tornare alla produzione del passato. Gli stabilimenti Rover di Coventry, inoltre, erano stati bombardati durante la guerra e l’azienda si era spostata in un’enorme shadow factory (fabbrica ombra) a Solihull, vicino a Birmingham, convertita durante il periodo bellico alla produzione di aerei.

Il prototipo Land Rover
Con la fabbrica vuota a disposizione e poche risorse economiche, il capo progettista della Rover Maurice Wilks decise di realizzare un veicolo multifunzione a quattro ruote motrici, simile alla Jeep Willis utilizzata dall’esercito statunitense durante la seconda guerra mondiale. Nell’idea di Wilks, il modello doveva avere una particolare vocazione per l’uso agricolo: per questo lo dotò fin dall’inizio di una presa di potenza, un sistema meccanico tipico dei trattori in grado di trasmettere il movimento del motore a eventuali accessori collegati, come per esempio una fresa.

Questo primo prototipo di Land Rover, a metà tra un’automobile e un trattore, aveva un’altra caratteristica insolita: il volante era stato collocato al centro, per questo motivo fu soprannominato “Centre Steer” (sterzo centrale). Il primo esemplare fu costruito utilizzando il telaio della Jeep e il motore della berlina Rover P3 e aveva la carrozzeria in lega di alluminio e magnesio, dipinta in un colore verde militare recuperato dalle scorte dell’esercito, perché in quegli anni acciaio e vernici scarseggiavano.

Con i test e l’avvicinarsi della produzione, il modello di 4×4 subì alcune modifiche estetiche e funzionali: le forme della carrozzeria furono semplificate per risparmiare su manodopera e materiali, il volante centrale venne spostato a destra in posizione tradizionale per motivi di praticità, venne inoltre montato un motore più potente e i componenti Jeep furono sostituiti con pezzi Rover. Nei piani dell’azienda la Land Rover doveva essere costruita solo per due o tre anni, il tempo necessario a far ripartire la produzione automobilistica tradizionale della casa, ma quando quest’ultima riprese i dati di vendita delle berline furono inferiori a quelli del fuoristrada, quindi la Rover decise di continuare a costruirlo.

Le Land Rover Series
La presentazione della prima serie Land Rover si tenne al Salone dell’auto di Amsterdam nel 1948: la sua dotazione inizialmente era molto povera – persino la parte superiore delle porte e il tetto (in stoffa o metallo) erano accessori a parte – ma fu progressivamente arricchita e vennero introdotte varianti diverse per lunghezza, numero di porte o forma della carrozzeria (pick-up o station wagon) che sono disponibili ancora oggi.

La gamma della seconda serie Land Rover, costruita dal 1958 al 1971, subì alcune modifiche estetiche rispetto alla generazione precedente ed ebbe un ottimo successo commerciale: al raggiungimento dei vent’anni di produzione nel febbraio 1968 – pochi mesi dopo che la sua casa produttrice Rover era stata assorbita, su pressioni del governo, nel gruppo Leyland Motor Corporation – il modello era stato venduto in quasi 600mila unità, di cui oltre il 70 per cento per l’esportazione. Nel corso degli anni sessanta la Land Rover fu il fuoristrada più diffuso, in particolare nelle nazioni meno urbanizzate come quelle africane o mediorientali, e in Australia raggiunse una quota di mercato pari al 90 per cento delle vendite di 4×4.

La produzione della terza serie Land Rover – tra il 1971 e il 1983 – appartiene invece a un periodo più difficile, ma di fondamentali cambiamenti per il nome e per il modello. Nel 1978 Land Rover diventò un marchio a parte rispetto a quello Rover, con una gamma composta dall’omonimo modello e dal SUV Range Rover lanciato nel 1970, ma durante gli anni Settanta e Ottanta le vendite mondiali della terza serie cominciarono a diminuire a causa dell’arrivo delle concorrenti giapponesi, tecnicamente più recenti e avanzate rispetto al modello inglese.

Il nome Defender
Dal 1983 le versioni a passo corto e lungo furono chiamate rispettivamente “Land Rover Ninety” e “Land Rover One Ten”, con i numeri 90 e 110 a rappresentare la distanza tra ruote anteriori e posteriori (il “passo”, in linguaggio tecnico) in pollici, mentre nel 1990 il nome del modello fu cambiato definitivamente in Defender, per evitare che fosse confuso con un altro fuoristrada a marchio Land Rover introdotto nel 1989, il Discovery.

Nel corso degli ultimi venticinque anni il Defender ha subito diversi aggiornamenti tecnici ed estetici, mentre il marchio Land Rover ha cambiato più volte proprietario: nel 1994 il produttore di fuoristrada passò – come tutto il gruppo Rover di cui era parte – sotto il controllo della casa automobilistica tedesca BMW che, dopo averlo separato dal marchio Rover, lo vendette nel 2000 all’americana Ford. L’ultimo passaggio di proprietà avvenne nel 2008, quando il controllo di Land Rover e Jaguar – quest’ultima di proprietà Ford dal 1989 – fu ceduto al gruppo indiano Tata.

L’annuncio di fine produzione e l’omaggio di Top Gear
Nell’ottobre 2013, a 65 anni dall’avvio della produzione, Land Rover annunciò che alla fine del 2015 avrebbe smesso di costruire il Defender “per ragioni legislative” mai specificate. Nonostante l’avvicinarsi di questa data, non è ancora chiaro se il “Landy” – venduto in un totale di quasi due milioni di esemplari – sarà sostituito da un altro modello: nel 2011 Land Rover presentò al Salone dell’auto di Francoforte un prototipo chiamato DC100, che reinterpretava in chiave moderna le caratteristiche di semplicità e robustezza del Defender, ma da allora la casa costruttrice non ne ha mai confermato l’eventuale messa in produzione.

Per celebrare la storia del Land Rover Defender, Top Gear – famosa trasmissione automobilistica della televisione inglese BBC – ha riprodotto nella puntata andata in onda il 15 febbraio uno spot pubblicitario del 1986, in cui un Land Rover 90 si arrampicava sulla diga del bacino idrico di Clywedog, in Galles.