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Venerdì 13 febbraio quattro uomini sono entrati nella moschea sciita di Imamia a Peshawar, città nel nord del Pakistan, con l’obiettivo di compiere un attentato suicida. Tre di loro sono riusciti a farsi saltare in aria, mentre al quarto non si è azionata la carica esplosiva. I quattro uomini indossavano delle uniformi di pubblici ufficiali: nell’attentato sono state uccise almeno 20 morte, e i feriti sono oltre 60. L’attentato è stato rivendicato da Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), i talebani pakistani, un’organizzazione “ombrello” che raggruppa diversi gruppi islamisti e che opera nel nord-ovest del Pakistan, al confine con l’Afghanistan. Peshawar è la città pakistana dove lo scorso dicembre c’era stato un attacco dei talebani contro una scuola: più di 100 bambini erano stati uccisi.


