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  • Lunedì 26 gennaio 2015

Sports Illustrated ha licenziato tutti i suoi fotografi

Erano sei: a causa della crisi la rivista americana – famosa proprio per le sue fotografie bellissime – lavorerà solo con i freelance

MIAMI, FL - JANUARY 23: In this photo illustration, Sports Illustrated magazines are seen on January 23, 2015 in Miami, Florida. Time Inc. the parent company of the magazine announced today it was laying off all six of its staff photographers and will rely more on freelancers. (Photo Illustration by Joe Raedle/Getty Images)
MIAMI, FL - JANUARY 23: In this photo illustration, Sports Illustrated magazines are seen on January 23, 2015 in Miami, Florida. Time Inc. the parent company of the magazine announced today it was laying off all six of its staff photographers and will rely more on freelancers. (Photo Illustration by Joe Raedle/Getty Images)

Il famoso settimanale sportivo americano Sports Illustrated – di proprietà della Time Inc., fondato nel 1954 e con una tiratura di 3 milioni di copie – ha licenziato i suoi sei fotografi assunti. Brad Smith, responsabile delle fotografie di Sports Illustrated, ha confermato la notizia al News Photographer Magazine: «È tutto vero, è stata una decisione presa dalla società editrice per ristrutturare vari dipartimenti, incluso Sports Illustrated. Purtroppo, data la situazione economica in cui ci troviamo, hanno dovuto licenziare i sei fotografi».

I sei fotografi sono stati informati del licenziamento giovedì 22 gennaio ma secondo una fonte interna il loro licenziamento sarà effettivo da marzo, probabilmente con date diverse a seconda degli accordi che ogni fotografo aveva con la società. Perciò i sei fotografi licenziati scatteranno comunque le foto per Sports Illustrated durante il Super Bowl – la finale del campionato di football americano della National Football League (NFL) – che si giocherà domenica 1 febbraio tra New England Patriots e Seattle Seahawks.

Brad Smith ha parlato anche dei piani futuri, visto che il magazine – famoso proprio per i suoi servizi fotografici – si troverà a dover lavorare con fotografi freelance e non più con uno staff interno: «Dovremo rivalutare cosa è meglio per il magazine, non solo finanziariamente ma anche a livello di contenuti. Il nostro impegno verso la fotografia è più forte che mai, continueremo a creare i migliori contenuti possibili». Già l’estate scorsa c’erano state voci di possibili tagli allo staff di Sports Illustrated, a causa della decisione del magazine di spostarsi in una sede più piccola a Downtown, nel sud di Manhattan, New York, perché il costo dell’affitto era diventato troppo alto.

Sempre secondo Smith, Sports Illustrated non cambierà quello che fa ma semplicemente il processo con cui lo fa: «Il nostro impegno verso la fotografia non è cambiato, continueremo a coprire gli eventi sportivi e a scattare ritratti, continueremo a seguire le Olimpiadi, le Final Four e i campionati, ci saremo». Smith ha spiegato che spera che i fotografi, se lo desidereranno, continuino a collaborare con il magazine, nonostante non faranno più parte della redazione: «Non posso immaginare un mondo in cui loro non lavorino per Sports Illustrated. Dovremo solo capire come sarà la nuova struttura».