Un editoriale pubblicato sul sito di Pagina99 a due settimane dalla sua chiusura ipotizza la riapertura del giornale

La redazione di Pagina99, un quotidiano di carta pubblicato dal febbraio 2014 fino a due settimane fa, ha scritto un editoriale sul sito del giornale a due settimane dalla sua chiusura. Nell’articolo, la redazione ha spiegato che nelle scorse settimane ha ricevuto telefonate di persone che «vogliono capire se possono aiutare pagina99 a tornare in pista» e che considera riprendere le pubblicazioni – sul cartaceo o sul sito – un proprio obiettivo.

Da sabato 17 gennaio non siamo più in edicola. Potete litigare con il vostro edicolante, blandirlo, perfino insultarlo ma non otterrete la copia di pagina99, nulla da fare. È inutile andare all’edicola accanto e rifare la stessa domanda. Non troverete il quotidiano del weekend. Il numero del sabato è solo un ricordo del passato. Questo non significa che non stiamo lavorando al futuro.

Un lavoro complicato e – nell’attesa di tornare a vivere – anche doloroso. Per chi lavora al progetto di pagina99, però, il giorno più triste non è il sabato, quando in edicola non ci ritroviamo più, ma il mercoledì. Quando si tirava tardi per offrire la foto migliore, il titolo migliore, la migliore didascalia possibile, picchiettando i tasti del computer, spesso conditi con residui di pizza fredda e gocce di birra.

Ma guardiamo avanti. Dal quando abbiamo annunciato la nostra probabile dipartita sono state tante le manifestazioni di solidarietà, gli appelli, gli inviti a continuare a vivere. Sono arrivate telefonate di amici vicini e lontani, ma anche di signori che non avevamo avuto il piacere di conoscere prima. Oltre a esprimere solidarietà, alcuni di loro vogliono capire se possono aiutare pagina99 a tornare in pista.

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