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  • Venerdì 16 gennaio 2015

Lassana Bathily ha ricevuto la nazionalità francese

È il ragazzo maliano e musulmano che ha salvato alcuni ostaggi al supermercato kosher di Parigi e poi ha aiutato la polizia: è diventato una specie di eroe

Lassana Bathily, a man of Malian origin described as a "hero" after he helped hostages at a Jewish supermarket hide during the recent Paris attacks (L) speaks as French Prime Minister Manuel Valls (R) and Interior Minister Bernard Cazeneuve look on during a ceremony at which Bathily was awarded French nationality in Paris on January 20, 2015. Lassana Bathily, who has lived in France since 2006, was awarded French nationality for his bravery during the attacks. 
AFP PHOTO / ERIC FEFERBERG (Photo credit should read ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)
Lassana Bathily, a man of Malian origin described as a "hero" after he helped hostages at a Jewish supermarket hide during the recent Paris attacks (L) speaks as French Prime Minister Manuel Valls (R) and Interior Minister Bernard Cazeneuve look on during a ceremony at which Bathily was awarded French nationality in Paris on January 20, 2015. Lassana Bathily, who has lived in France since 2006, was awarded French nationality for his bravery during the attacks. AFP PHOTO / ERIC FEFERBERG (Photo credit should read ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)

Aggiornamento del 20 gennaio: martedì 20 gennaio alle 19.30, Lassana Bathily ha ufficialmente ricevuto la cittadinanza francese. A Bathily, originario del Mali, è stata consegnata una lettera firmata dal primo ministro Manuel Valls, un passaporto e una medaglia. La cerimonia si è svolta in una sala del ministero dell’Interno alla presenza di Valls e molti ministri del suo governo. Lassana Bathily ha ringraziato «le persone che si sono fidate» di lui e che l’hanno sempre sostenuto dicendo anche: «Non sono un eroe, sono Lassana e rimarrò me stesso».

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Lassana Bathily, l’uomo che lo scorso venerdì ha salvato sei ostaggi durante l’attacco nel supermercato kosher a Porte de Vincennes, nell’est di Parigi, in cui è morto l’attentatore Amedy Coulibaly, riceverà la nazionalità francese. La richiesta è stata fatta da circa 300 mila persone che hanno sottoscritto una petizione online e l’hanno inviata al presidente François Hollande. Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve ha annunciato che la cerimonia di assegnazione avverrà martedì 20 gennaio.

Che cosa è successo al supermercato
Venerdì 9 gennaio la polizia francese ha compiuto due operazioni, quasi in contemporanea. La prima è stata quella di Dammartin-en-Goële, nel dipartimento di Senna e Marna: lì dalla mattina si erano barricati all’interno di un capannone industriale i due fratelli sospettati di avere compiuto due giorni prima la strage alla sede di Charlie Hebdo. La seconda è stata compiuta in un supermercato kosher a Porte de Vincennes. Poco prima delle 13:30 un uomo armato era entrato nell’edificio, aveva preso degli ostaggi ed era rimasto barricato per circa quattro ore. Intorno alle 17:15 la polizia aveva assaltato il supermercato, uccidendo il sequestratore. Si chiamava Amedy Coulibaly, aveva 33 anni, proveniva da Juvisy-sur-Orge, nella regione di Ile-de-France ed era ricercato dalla polizia francese da giovedì mattina per essere rimasto coinvolto in una sparatoria a Montrouge, a sud di Parigi, in cui era stata uccisa una poliziotta. Tutti i media francesi, nel raccontare questa storia, hanno parlato anche di un altro uomo: Lassana Bathily, il cassiere del supermercato.

Lassana Bathily ha 24 anni e si trovava all’interno del supermercato quando l’attentatore era entrato, aveva sparato ad alcune persone e aveva minacciato di ucciderne altre, sequestrandole. Diverse persone avevano cercato di scappare. Bathily le aveva viste correre giù per le scale, verso il piano di sotto, e le aveva aiutate a nascondersi in una delle due celle frigorifere in cantina scollegando il sistema di refrigerazione. Poi, senza essere visto dall’attentatore, era riuscito a scappare dal supermercato. All’inizio era stato ammanettato, ha raccontato. Poi, una volta chiarita la situazione, aveva dato alle squadre della polizia tutta una serie di informazioni utili all’assalto: l’arma del terrorista, la presenza di esplosivo, la topografia del negozio e il numero di ostaggi. Jean-Michel Fauvergue, a capo dei RAID (Recherche Assistance Intervention Dissuasion, corpo speciale contro la criminalità organizzata e il terrorismo), ha descritto Lassana Bathily come un «ragazzo molto intelligente» e «un tipo straordinario».

Lassana Bathily
Lassana Bathily è nato il 27 giugno del 1990 in un villaggio della provincia di Kayes nel Mali occidentale ed è arrivato in Francia nel marzo del 2006 per raggiungere il padre: «Mia madre non ha mai potuto unirsi a noi e attualmente è ancora in Mali» ha detto a France 24. Al suo arrivo ha anche avuto inizio il lungo percorso che deve affrontare qualsiasi altro immigrato. Dal 2007 al 2009 Lassana Bathily ha frequentato una scuola professionale, nel diciannovesimo arrondissement di Parigi, ottenendo il diploma di ceramista. Riuscito ad evitare l’espulsione nel 2009, nel 2011 ha finalmente ottenuto un permesso di soggiorno e così anche il suo primo contratto di lavoro. Dopo una prima esperienza, è stato assunto nel supermercato kosher dove lavorava ancora al momento dell’attacco. È un musulmano praticante che lavora in un negozio i cui clienti sono quasi tutti ebrei, ma ha raccontato che «nessuno ha mai fatto un commento» sulla sua religione. Lo scorso 7 luglio Lassana Bathily ha depositato la sua domanda di naturalizzazione, che ora riceverà come forma di riconoscenza da parte della Francia nei suoi confronti il prossimo martedì.

Domenica scorsa Hollande ha chiamato personalmente Bathily per congratularsi con lui per le sue azioni. Presente a Parigi durante la grande marcia repubblicana dell’11 gennaio, Bathily è stato citato e ringraziato pubblicamente anche dal primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu. Lui subito dopo l’operazione al supermercato aveva detto: «Non ho nascosto degli ebrei: semplicemente delle persone».

Foto: Lassana Bathily mentre riceve la cittadinanza francese accanto al primo ministro Manuel Valls e al ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, Parigi 20 gennaio 2015. (/AFP/Getty Images)