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  • Sabato 20 dicembre 2014

In Liberia finalmente si vota

Le elezioni per il Senato erano state rimandate due volte per l'epidemia di ebola: il confronto più atteso è tra George Weah e il figlio del presidente

Liberians queue to cast their votes during the senate election in Monrovia, Liberia. Saturday, Dec. 20, 2014. Health workers manned polling stations across Liberia on Saturday as voters cast their ballots in a twice-delayed Senate vote that has been criticized for its potential to spread the deadly Ebola disease. (AP Photo/Abbas Dulleh)
Liberians queue to cast their votes during the senate election in Monrovia, Liberia. Saturday, Dec. 20, 2014. Health workers manned polling stations across Liberia on Saturday as voters cast their ballots in a twice-delayed Senate vote that has been criticized for its potential to spread the deadly Ebola disease. (AP Photo/Abbas Dulleh)

Oggi, sabato 20 dicembre, in Liberia si vota per rinnovare 15 dei 30 seggi del Senato, una delle due camere del parlamento liberiano. Le elezioni avrebbero dovuto tenersi lo scorso ottobre, ma sono state rimandate per la preoccupazione che un’alta concentrazione di persone ai seggi elettorali favorisse la diffusione del virus ebola. Da quasi un anno, in Liberia e nei paesi vicini – Guinea e Sierra Leone – è in corso un’epidemia che ha contagiato quasi 20 mila persone e ne ha uccise più di 7 mila (3.300 soltanto in Liberia). Le elezioni erano state fissate di nuovo per il 16 dicembre, ma sono poi state rimandate di altri quattro giorni.

In tutto 139 candidati parteciperanno alle elezioni. Il confronto più atteso è quello tra l’ex calciatore George Weah, leader dell’opposizione, e Robert Sirleaf, il figlio della presidente Ellen Johnson Sirleaf. I due si contendono un seggio nella capitale Monrovia. Durante la campagna elettorale, ai liberiani è stato ricordato di prendere le adeguate misure precauzionali per evitare la diffusione dell’epidemia ai seggi, come evitare il contatto fisico e lavarsi spesso le mani con liquidi disinfettanti. Il governo ha anche approvato un regolamento per limitare la possibilità per i vari candidati di portare ai seggi i loro sostenitori con l’autobus (sistema considerato un rischio sanitario di diffusione dell’epidemia).

Tra i tre paesi più colpiti dall’epidemia, la Liberia è quella dove si sono verificati più morti. Tuttavia, è anche quello dove il numero di nuove infezioni è diminuito più rapidamente. Il segretario dell’ONU Ban Ki-moon, che questa settimana ha visitato la Liberia, ha detto di essere “cautamente ottimista sulla situazione” e che nella lotta ad ebola sono stati fatti “grandi progressi”. Anche in Guinea di recente il numero di nuovi casi si è ridotto, mentre in Sierra Leone i progressi sembrano molto più lenti.

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Mentre il governo della Liberia annunciava la data delle elezioni, in Sierra Leone venivano proclamate ulteriori misure per rallentare l’epidemia. Le nuove misure comprendono il divieto di tenere aperti mercati domenicali, mentre sono stati proibiti quasi tutti i viaggi tra i vari distretti del paese. Infine, il governo ha proibito tutte le celebrazioni pubbliche per il Natale e per il Capodanno.