La battaglia di Verdun, che ebbe inizio il 21 febbraio 1916, fu una delle più violente battaglie del fronte occidentale della prima guerra mondiale. Si svolse nell’area di Verdun-sur-Meuse, una città nel nord-est della Francia, dove per più di dieci mesi si scontrarono l’esercito tedesco e quello francese. La battaglia di Verdun costituì un punto di svolta nella guerra perché fece svanire le possibilità di vittoria della Germania e influenzò l’intervento degli Stati Uniti nel conflitto. I morti francesi furono circa 315.000, quelli tedeschi circa 281.000. Ancora oggi nelle zone in cui si è combattuto si possono trovare bossoli, e proiettili inesplosi di diverso calibro. Guy Momper e Raoul Weber sono artificieri: con la loro squadra si stanno occupando della lenta bonifica dei terreni e del recupero delle munizioni inesplose, a quasi cento anni dalla battaglia. Spiegano che nell’area si continueranno per decenni a trovare le tracce della battaglia.
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- mercoledì 27 Agosto 2014 Questo articolo ha più di nove anni