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  • Mercoledì 27 agosto 2014

Athletic Bilbao-Napoli, stasera il ritorno

Per passare (e ottenere un bel po' di soldi) il Napoli deve vincere o pareggiare con tanti gol: l'Athletic è molto forte in casa

Napoli-Athletic Bilbao
Napoli-Athletic Bilbao

Napoli e Athletic Bilbao (che alcuni chiamano ancora Atletico, il nome durante il periodo autarchico franchista: ora è “Athletic Club”) giocheranno stasera alle 20,45 la partita di ritorno degli spareggi per accedere alla fase a gironi della Champions League, il più importante torneo europeo di calcio per squadre di club. La partita si giocherà allo stadio San Mamés di Bilbao, in Spagna. L’andata, giocata a Napoli il 20 agosto scorso, è finita 1-1. Per qualificarsi, il Napoli deve vincere oppure pareggiare segnando almeno due gol: se la partita finisse 0-0, infatti, passerebbe l’Athletic, poiché in partite del genere in caso di pareggio si qualifica la squadra che ha segnato più gol fuori casa (dopo un secondo 1-1, invece, si andrebbe ai tempi supplementari). La squadra eliminata parteciperà al secondo torneo europeo per importanza, l’Europa League.

Per entrambe, la qualificazione non è solamente una questione di prestigio: secondo alcuni calcoli, nel caso si qualificasse, il Napoli otterrebbe circa 30 milioni di euro dalla UEFA, dagli sponsor e dai diritti televisivi. Abbastanza da rinforzare ancora un po’ la squadra e per continuare a potersi permettere di pagare alcuni giocatori molto forti e con uno stipendio molto alto – su tutti, gli attaccanti Gonzalo Higuaín e José Callejón – comprati la scorsa estate. Se il Napoli fosse eliminato, invece, a breve termine la cosa andrebbe a vantaggio di Roma e Juventus, le due squadre italiane già qualificate al torneo, che si spartirebbero da sole gli incassi dai diritti televisivi che altrimenti dovrebbero dividersi in tre.

A lungo termine, però, l’eliminazione del Napoli peggiorerebbe ulteriormente il coefficiente UEFA dell’Italia, cioè il punteggio che l’organo di governo del calcio europeo assegna a ogni nazione sulla base dei risultati delle sue squadre nelle ultime cinque stagioni: è stato proprio il peggioramento del coefficiente UEFA, per esempio, ad aver determinato il fatto che da qualche anno l’Italia non qualifichi più quattro squadre in Champions League (come Inghilterra, Spagna e Germania) ma soltanto tre.

Com’è andata la prima partita
Maluccio, per il Napoli. Nel senso che a tratti ha giocato anche piuttosto bene, ma ha segnato solamente grazie a un’azione individuale di Higuaín e in generale ha dimostrato di avere una difesa piuttosto fragile. Ha preso gol dall’Athletic al 41esimo – quando già aveva avuto un paio di buone occasioni per fare gol – in seguito a una disattenzione difensiva di Lorenzo Insigne e dei due difensori centrali, Kalidou Koulibaly e Raúl Albiol, che hanno permesso di segnare al 22enne attaccante Iker Muniain (Insigne, uscendo dal campo, è stato fischiato dai tifosi e ha buttato a terra la maglietta). Ha poi pareggiato solamente a 22 minuti dalla fine della partita: Higuaín, dopo aver controllato piuttosto goffamente un pallone complicato a circa due metri dall’inizio dell’area, con tre avversari addosso, è riuscito in qualche modo a superarne due, a portarsi il pallone sul destro e tirare improvvisamente un gran rasoterra.

Dopo, il Napoli ha avuto anche un paio di occasioni di segnare il secondo gol con Michu (attaccante spagnolo 28enne appena comprato dallo Swansea) e Callejon, entrambi soli davanti al portiere. Non ci sono riusciti, e la partita è finita 1-1.

Come arrivano a questa partita
Athletic Bilbao
Dopo l’andata dello spareggio contro il Napoli, il 23 agosto l’Athletic ha perso la prima partita del campionato spagnolo per 1-0 contro il Malaga, fuori casa. La cosa notevole è che Ernesto Valverde, l’allenatore della squadra, ha fatto giocare praticamente gli stessi che erano andati in campo tre giorni prima. L’Athletic non ha giocato male e in generale ha dimostrato di essere in buona forma: ha subito gol solo su rigore e l’arbitro ha annullato il gol del possibile pareggio segnato dal portiere Gorka Iraizoz al 94esimo (non è chiaro per quale motivo).

L’Athletic Bilbao è una delle più antiche e rispettate squadre di calcio spagnole: è anche “speciale”, perché compra e fa giocare solo giocatori baschi, di origine basca o che siano cresciuti nei settori giovanili di squadre dei paesi baschi, la regione di Bilbao con forte identità propria e antiche spinte indipendentiste. È considerata la quarta squadra spagnola per importanza, dopo Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid (oltre a essere l’unica mai retrocessa dalla Liga assieme a Real e Barcellona): viene da una stagione ottima conclusa con il quarto posto in campionato – in Spagna si qualificano in Champions League le prime quattro classificate – ed è anche la squadra più forte tra quelle che il sorteggio poteva abbinare al Napoli. Il suo miglior giocatore della scorsa stagione, Ander Herrera, è stato ceduto al Manchester United, ma sono rimasti gli attaccanti Aritz Aduriz e Iker Munain e in generale la struttura della squadra si è conservata.

È molto forte in casa: la scorsa stagione, su 70 punti ottenuti in campionato, 43 sono stati ottenuti in partite giocate in casa (con una media, cioè, di più di due a partita). Per quel che vale, inoltre, nella propria storia ha giocato sette volte, in casa, contro squadre italiane, ottenendo sei vittorie e un pareggio.

Stasera, giocheranno probabilmente con una formazione simile a quella delle ultime due partite: Iraizoz in porta, De Marcos come terzino destro, Gurpegi e Mikel San José (oppure Laporte) al centro della difesa, Balenziaga come terzino sinistro; Iturraspe e Mikel Rico a centrocampo; Susaeta, Ibai Gómez (oppure Benat) e Muniain dietro Aduriz, il centravanti.

Napoli
Il Napoli, nell’ultima settimana, non ha giocato nessuna partita ufficiale: la nuova stagione della Serie A comincerà il 31 agosto (giocherà alle 20:45 contro il Genoa, fuori casa). Negli ultimi sette giorni, inoltre, non ha comprato nessun giocatore (e finora ha comprato solo ottime riserve, diciamo): per farlo, eventualmente, aspetta di capire o meno se otterrà i 30 milioni di euro garantiti dalla qualificazione alla fase a gironi della Champions League. È rimasto così con lo stesso, limitato centrocampo di sette giorni fa, il reparto che andrebbe maggiormente rinforzato in caso di qualificazione (in questa sessione di mercato è stato anche ceduto Valon Behrami, uno dei due mediani titolari della scorsa stagione).

Si sono inoltre aggiunte un paio di situazioni piuttosto complicate da gestire: Lorenzo Insigne, unico giocatore napoletano del gruppo dei titolari e un tempo molto amato dai tifosi, ha avuto recentemente alcuni problemi coi tifosi – aggravati da quanto successo nella partita di andata – e non è chiaro se il Napoli lo terrà (da mesi circolano voci di un suo possibile trasferimento all’Arsenal). Rafael Benítez, nella conferenza stampa prima della partita di stasera, ha detto inoltre che «il nostro progetto [di squadra] non cambia, al di là del risultato di domani», lasciando insomma intendere che non sarebbe così grave se il Napoli venisse eliminato: cosa un po’ strana, per una squadra che da due anni a questa parte ha speso moltissimi soldi per diventare una delle squadre italiane più forti e che punta esplicitamente a vincere lo scudetto.

Per quanto se ne sa, stasera il Napoli giocherà con Rafael in porta; Maggio come terzino destro, Albiol e Koulibaly al centro della difesa, Ghoulam come terzino sinistro; Inler (oppure Gargano) e Jorginho a centrocampo; Callejon, Hamsik e Insigne dietro a Higuaín.

Come vederla
La partita di stasera sarà trasmessa in chiaro in esclusiva da Canale 5 a partire dalle 20:40.

foto: Giuseppe Bellini/Getty Images