Elezioni Europee 2014, quando arrivano i risultati

Quest'anno La7 torna a dare degli exit poll alle 23, mentre le prime proiezioni saranno dopo mezzanotte: tutte le informazioni

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Daniele Leone / LaPresse
Cronaca
Roma 25.05.2014
Elezioni dei membri del Parlamento Europeo, seggio elettorale all'Istituto tecnico per il Turismo Cristoforo Colombo in via Panisperna
Foto Daniele Leone / LaPresse Cronaca Roma 25.05.2014 Elezioni dei membri del Parlamento Europeo, seggio elettorale all'Istituto tecnico per il Turismo Cristoforo Colombo in via Panisperna

Le Elezioni Europee del 2014 – con cui gli elettori dei paesi dell’Unione Europea votano per scegliere i nuovi deputati del Parlamento Europeo – si tengono in Italia domenica 25 maggio (in alcuni altri stati si vota già dal 22). Nello stesso turno elettorale delle elezioni europee saranno eletti anche i presidenti e i consigli regionali di Piemonte e Abruzzo e i sindaci di quasi 4mila comuni.

Come si vota
Per le elezioni europee, a ogni elettore sarà consegnata una sola scheda di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale in cui vota:
– grigio: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia (Italia nord-occidentale);
– marrone: Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna (Italia nord-orientale);
– rosso: Toscana, Umbria, Marche, Lazio (Italia centrale);
– arancione: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria (Italia meridionale);
– rosa: Sicilia, Sardegna (Italia insulare).

Ogni elettore esprime la sua preferenza tracciando un segno sul simbolo della lista che vuole votare. In ogni circoscrizione sono eletti i candidati più votati collegati alle loro rispettive liste. Poiché si tratta di un sistema proporzionale con preferenze non esistono veri e propri capilista, perché tutte le posizioni in elenco sono alla pari (salvo naturalmente l’effetto di visibilità delle prime posizioni rispetto alle successive).
Oltre a barrare il simbolo della lista, ogni elettore ha la possibilità di indicare fino a tre preferenze. Però, occhio: ci sono delle regole per garantire la parità di genere tra i nomi indicati. Se si esprimono tre preferenze, almeno una di queste deve essere di sesso diverso: quindi si devono scrivere i nomi di due uomini e una donna o di due donne e un uomo. Se non si segue questa regola e si scrivono tre preferenze per candidati dello stesso sesso, l’ultima preferenza viene annullata.

Chi vota
Possono votare tutti i cittadini con una tessera elettorale valida, quelli che hanno compiuto 18 anni entro domenica e sui quali non gravano particolari limitazioni decise dall’autorità giudiziaria. Chi ha perso la sua tessera elettorale può richiederne una nuova presso gli uffici comunali della città in cui vota, che saranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto. Gli aventi diritto al voto per le Europee sono 49,4 milioni di italiani.
I seggi saranno aperti nella sola giornata di domenica 25 maggio 2014 dalle 7 alle 23. Ogni elettore deve votare nella sezione elettorale indicata sulla sua tessera elettorale. Le sezioni allestite dal ministero dell’Interno sono in tutto 61.594. Altre 574 sono state preparate negli altri paesi dell’Unione per gli elettori italiani all’estero.

La legge elettorale per le elezioni Europee in Italia risale al gennaio del 1979 ed è stata modificata successivamente a metà degli anni Novanta, nel 2004 e nel 2009. Oltre a essere di tipo proporzionale, prevede il meccanismo delle preferenze per i singoli candidati: se ne possono esprimere un massimo di tre. C’è una soglia di sbarramento al 4 per cento perché un partito ottenga dei seggi.

Chi sarà eletto
In Italia il sistema proporzionale è applicato indipendentemente su ciascuna circoscrizione. Significa che ogni partito raccoglie i seggi in base ai voti che ha preso nelle cinque circoscrizioni, e non sommandoli tutti assieme. Quello che invece è applicato al risultato su scala nazionale complessiva è lo sbarramento del 4 per cento.
L’Italia elegge 73 parlamentari europei. Per l’assegnazione dei seggi tra i vari stati membri si applica il principio della “proporzionalità decrescente”: i paesi con più abitanti hanno più seggi rispetto a quelli meno popolosi, ma ci sono comunque degli aggiustamenti per garantire che ci sia un’equa rappresentanza. Il paese che ha più seggi è la Germania, con 96, seguita dalla Francia (74), dal Regno Unito e dall’Italia entrambi con 73. I paesi con meno seggi sono Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta con 6 seggi ciascuno.

Le altre elezioni
In Piemonte e in Abruzzo si vota anche per il rinnovo del Consiglio regionale e del presidente. Il voto in questo caso interessa 4,8 milioni di persone. Le regole per l’elezione sono diverse perché ogni regione ha una sua legge elettorale.
Oltre alle elezioni europee e a quelle regionali in Piemonte e in Abruzzo, domenica 25 maggio si vota anche per il rinnovo di diversi consigli comunali. Il voto in questo caso interessa 16,9 milioni di elettori e 3.918 comuni. La scheda in questo caso è di colore azzurro e la modalità di elezione variano a seconda del numero di abitanti.

Scrutinio e risultati
Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo avrà la precedenza e inizierà alle 23 di domenica 25 maggio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto. Lo scrutinio delle regionali e delle comunali inizierà solo il giorno seguente, lunedì 26 maggio, alle due del pomeriggio. In Piemonte e in Abruzzo sarà data la precedenza allo scrutinio delle schede elettorali delle regionali.
Alle 23, a seggi italiani chiusi, si sapranno i dati degli exit poll commisionati da La7: sono le dichiarazioni di voto date da un campione di elettori all’uscita dai seggi. Altre reti daranno anche degli “instant poll”, i sondaggi derivanti da rilevazioni telefoniche. Le prime proiezioni – ovvero le previsioni statistiche basate sugli effettivi risultati dello spoglio in corso – sono annunciate intorno alle 0,30.