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  • Venerdì 16 maggio 2014

Il Camerun ai Mondiali

Quarta puntata della guida ai Mondiali: una squadra un po' vecchiotta ma con un nobile e divertente passato recente

Cameroon striker Samuel Eto'o (R) hugs teammate Jean Makoun after he scored against Tunisia on November 17, 2013 during a 2014 FIFA World Cup second leg qualifying football match in Yaounde. AFP PHOTO / STRINGER (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)
Cameroon striker Samuel Eto'o (R) hugs teammate Jean Makoun after he scored against Tunisia on November 17, 2013 during a 2014 FIFA World Cup second leg qualifying football match in Yaounde. AFP PHOTO / STRINGER (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)

Il Camerun è una delle cinque squadre africane che parteciperanno ai prossimi Mondiali e probabilmente la meno quotata delle cinque: ha però trovato nel sorteggio un girone piuttosto morbido, per quanto possa essere morbido un girone ai Mondiali. Il Camerun è nel gruppo A assieme a Brasile, Croazia e Messico: dato il Brasile per grande favorito, significa che può giocarsi il secondo posto nelle partite contro Messico e Croazia, le prime due che disputerà, rispettivamente il 13 e il 18 giugno. L’allenatore è Volker Finke, 66enne allenatore tedesco noto perlopiù per essere stato per sedici anni, dal 1991 al 2007, l’allenatore del Friburgo.

Come ci sono arrivati
Le qualificazioni africane per i Mondiali durano circa due anni e si compongono di tre fasi: c’è un primo turno al quale partecipano le peggiori 24 fra le 52 squadre africane secondo il ranking FIFA, la classifica che tiene conto dei risultati di tutte le nazionali di calcio del mondo. Queste 24 squadre vengono accoppiate da un sorteggio e giocano due partite, una di andata e una di ritorno: le 12 vincenti accedono alla seconda fase, che coinvolge le altre 28 squadre. A quel punto vengono formati dieci gironi da quattro squadre ciascuno, di cui passano al terzo e ultimo turno solo le prime. Le dieci vincitrici di ciascun girone vengono poi accoppiate tramite sorteggio e giocano una partita di andata e una di ritorno: le cinque vincenti partecipano ai Mondiali.

Il Camerun ha iniziato il torneo dal secondo turno e ha vinto un girone piuttosto facile con Togo, Repubblica Democratica del Congo e Libia (c’è stata qualche polemica perché ha vinto a tavolino contro il Togo, fuori casa, una partita che in realtà aveva perso, 2-0: la FIFA ha assegnato la vittoria al Camerun perché il Togo aveva fatto giocare il centrocampista Jacques Alaixys Romao benché squalificato). Allo spareggio ha pareggiato 0-0 e poi vinto 4-1 contro la Tunisia, con doppietta del centrocampista del Rennes Jean Makoun.

Quel Camerun
La nazionale di calcio camerunense viene ricordata dagli appassionati soprattutto per quello che successe durante i Mondiali del 1990, quelli che si disputarono in Italia. La partita inaugurale, in programma l’8 giugno allo stadio Meazza di Milano, si giocò fra l’Argentina campione del mondo in carica – in cui giocavano fra gli altri Diego Maradona e Claudio Caniggia – e il Camerun, una squadra allora composta da semisconosciuti giocatori provenienti dalle serie minori francesi. Fu una partita molto bella e il Camerun smentì i moltissimi che credevano che si sarebbe limitato a difendersi. Entrambe le squadre andarono più volte vicine a segnare. Al 12esimo del secondo tempo il Camerun batté un calcio di punizione vicino al lato corto dell’area dell’Argentina, la palla venne alzata da un tentativo piuttosto goffo di tirare da parte di un giocatore del Camerun e diede il tempo all’attaccante 34enne François Omam-Biyik – che giocava in Serie B francese nel Laval – di saltare più in alto del difensore argentino e colpire di testa. La palla rimbalzò a meno di un metro dal portiere argentino, che calcolò male la presa e si fece scappare il pallone. Gol.

Il Camerun era allenato da Valerij Nepomnjaščij, un ex calciatore russo inviato dalla federazione calcistica dell’URSS nel 1988 perché quella camerunense aveva bisogno di una persona con una qualche esperienza calcistica. In precedenza aveva allenato una squadra del Turkmenistan che giocava nella terza divisione russa. Il Guardian racconta che Nepomnjaščij non conosceva il francese e parlava a malapena l’inglese (sono le due lingue ufficiali del paese): per farsi capire dai giocatori si faceva tradurre le cose che diceva dall’autista dell’ambasciatore camerunense di Mosca. Come si è scoperto in seguito, i giocatori ne approfittavano per ignorare in larga parte i suoi consigli.

Il Camerun vinse il girone eliminatorio, sconfisse la Colombia agli ottavi e venne eliminata ai quarti di finale dall’Inghilterra. L’Argentina arrivò in finale eliminando l’Italia e poi venne sconfitta per 1-0 dalla Germania Ovest.

Un altro Camerun
Dieci anni dopo, fu un’altra nazionale del Camerun a farsi notare a un torneo internazionale: la selezione di Under 23 che partecipò alle Olimpiadi del 2000 a Sydney, in Australia. Era una squadra composta in larga parte da calciatori che giocavano in Europa (alcuni dei quali anche in Italia): c’erano l’attaccante del Patma Patrick M’Boma, il difensore del Real Madrid Geremi Njitap e il terzino Lauren Mayer dell’Arsenal. C’era anche il 19enne Samuel Eto’o, futuro attaccante del Barcellona e dell’Inter, allora al Maiorca.

Il Camerun fece un torneo pazzesco: passò il girone senza perdere nessuna partita, sconfisse 2-1 ai quarti il Brasile di Ronaldinho e Lucio e 2-1 in semifinale il Cile di David Pizarro e Ivan Zamorano. In finale trovò la Spagna di Xavi, Javi Moreno, Capdevila, Gabri. Al 52esimo, la Spagna era in vantaggio 2-0 con gol di Xavi (su punizione) e Gabri. Poi, su un cross di M’Boma, il difensore dell’Atletico Madrid Ivan Amaya si incartò e in qualche modo segnò nella propria porta. 2-1. Sei minuti dopo ancora un cross di M’Boma durante un contropiede trovò Eto’o da solo in mezzo all’area. 2-2. Ai rigori segnarono tutti e cinque i rigoristi del Camerun; per la Spagna sbagliò ancora Amaya. Il Camerun vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Parte di quei giocatori contribuì a far vincere alla nazionale “maggiore” la Coppa d’Africa per due edizioni di seguito, quella del 2000 e del 2002.

Giocatori buoni, a questo giro
Qualcuno ce n’è, a dire il vero, sebbene abbiano passato la fase migliore della propria carriera. Nei 28 pre-convocati ci sono ancora il 33enne forte attaccante Samuel Eto’o, che nel frattempo ha vinto moltissimo con Barcellona e Inter e ora gioca al Chelsea; il 30enne difensore del Queens Park Rangers Benoît Assou-Ekotto; il centrocampista 30enne del Rennes Jean Makoun.

C’è anche qualche giocatore giovane di buon talento, come il difensore centrale Joël Matip, titolare a 22 anni nello Schalke 04, e il 22enne attaccante Vincent Aboubakar, che quest’anno ha segnato 11 gol in 22 partite di Ligue 1 con il Lorient. Non proprio uno squadrone, insomma.

Speranze?
Qualcuna, di superare il girone. Pochissime di andare più avanti degli ottavi: nel caso passasse come seconda, troverebbe la prima classificata del girone B, cioè probabilmente una fra Spagna e Olanda. Il sito di statistiche sportive Squawka sostiene che il solo passaggio del turno si potrà considerare un successo.

Il Post ha cominciato a pubblicare un articolo al giorno dedicato a ciascuna delle squadre che parteciperanno ai Mondiali. L’archivio degli articoli precedenti di questa serie lo trovate qui.

Bonus
Hanno delle maglie piuttosto elaborate, diciamo.