I separatisti dell’Ucraina orientale hanno deciso di non posticipare il referendum sullo status di Donetsk e Luhansk, nonostante la richiesta di Vladimir Putin
Mercoledì il presidente russo Vladimir Putin aveva chiesto ai separatisti filo-russi delle città orientali di Donetsk e Luhansk di posticipare il referendum fissato per domenica 11 maggio che dovrebbe decidere lo status delle regioni orientali dell’Ucraina: in pratica, decidere se staccarsi dal governo centrale di Kiev e rimanere autonomi o unirsi alla Russia (non è ancora molto chiaro cosa potranno prevedere i referendum). La situazione è piuttosto confusa: non si conosce né il motivo per cui Putin abbia chiesto di posticipare il referendum dopo le azioni molto aggressive delle ultime settimane, né quanta autonomia abbiano i movimenti filo-russi dal governo di Mosca.