Pasolini e Roma

Le immagini della mostra aperta a Roma sui 25 anni di intenso rapporto di Pasolini con la città

di Antonella Vendola – @antonellaven

Fino al 20 luglio 2014 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita Pasolini Roma, una mostra sul rapporto tra lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini e la città di Roma. Pasolini, che era nato nel 1922 a Bologna e aveva passato la giovinezza tra Bologna e il Friuli, arrivò a Roma con sua madre nel 1950. A Roma costruì il successo del suo lavoro letterario e cinematografico, spesso legandolo alla città, alle sue persone e alla sua cultura, fino a quando fu ucciso al Lido di Ostia nel 1975.

La mostra si sviluppa cronologicamente in sezioni progressive attraverso questi 25 anni e contiene moltissimo materiale, anche inedito, tra cui manoscritti originali di sceneggiature, poesie, romanzi, saggi e articoli, corrispondenza con amici, intellettuali e artisti, i disegni e i dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche la galleria ideale di pittori a lui contemporanei come Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai e Guttuso. Oltre alla mostra il Palazzo delle Esposizioni ha programmato una serie di eventi collaterali per approfondire i temi proposti, attraverso proiezioni cinematografiche, concerti e incontri con persone che hanno da raccontare i loro rapporti ed esperienze con Pasolini.

Per Pasolini Roma non fu semplicemente uno scenario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con questa città egli ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno. Le circostanze difficili del suo arrivo a Roma lo hanno catapultato in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoproletari delle borgate in cui la precarietà della sua situazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo del tutto nuovo nascerà un’ispirazione potente ed è lì che Pasolini troverà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e film. In seguito, per il Pasolini uomo pubblico e analista instancabile dell’evoluzione della società italiana, Roma sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Sarà anche il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell’accanimento dei media che per 20 anni lo trasformeranno nel capro espiatorio, nell’uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità delle sue idee sulla società italiana.

Barcellona e Parigi hanno già ospitato l’esposizione che, dopo Roma, andrà a Berlino l’11 settembre 2014 fino al 5 gennaio 2015.