Pacquiao ha vinto il titolo WBO
Ha battuto Timothy Bradley che aveva vinto il primo incontro nel 2012, ed è ridiventato campione mondiale dei welter
Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 aprile – quando in Italia erano circa le 6 del mattino – il pugile filippino Manny Pacquiao ha battuto ai punti l’americano Timothy Bradley, alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, in Nevada (Stati Uniti), e ha vinto il titolo dei pesi welter della WBO, World Boxing Organization, una delle quattro principali organizzazioni riconosciute dall’International Boxing Hall of Fame (le altre sono IBF, WBA e WBC). Pacquiao, che ha 35 anni, ha vinto per decisione unanime dei tre giudici (116-112, 116-112, 118-110) al termine dei dodici round previsti. Era un incontro particolarmente atteso e molto importante per entrambi i pugili, che si erano già affrontati il 9 giugno 2012: allora vinse Bradley con una decisione dei giudici non unanime (“split decision”, nel gergo tecnico), e molto contestata da diversi commentatori sportivi e da gran parte dell’opinione pubblica.
Ad eccezione della quarta ripresa, in cui Bradley ha portato qualche buon colpo, l’incontro è stato largamente controllato da Pacquiao, che è sembrato in gran forma e ha sfruttato soprattutto la velocità dei suoi movimenti sul ring e la rapidità dei suoi colpi. Bradley è arrivato alle ultime riprese sapendo di essere in svantaggio ai punti e ha cercato di mettere a segno qualche colpo decisivo: ma non è riuscito a centrare Pacquiao, che ha così ottenuto una delle più belle vittorie della sua carriera non solo per l’incontro in sé, ma anche per tutto quello che è accaduto in questi 22 mesi dopo la contestata vittoria di Bradley.
A giugno del 2012, Bradley – che è del 1983, 5 anni più giovane di Pacquiao – aveva ottenuto la vittoria e il titolo dei welter grazie a due verdetti favorevoli su tre (113-115, 113-115, 115-113). Dopo quell’incontro – sebbene in molti ritenessero ingiusta la decisione dei giudici a favore di Bradley – alcuni commentatori avevano ipotizzato un imminente declino di Pacquiao, anche perché a dicembre perse un altro match piuttosto nettamente (KO alla sesta ripresa) contro il messicano Juan Manuel Marquez. Il 24 novembre scorso, comunque, Pacquiao aveva fatto ricredere diversi opinionisti battendo ai punti l’americano Brandon Rios.
Oltre che un pugile, Pacquiao è un politico molto famoso e amato nel suo paese. È il primo pugile nella storia della boxe ad aver vinto otto titoli mondiali in otto diverse categorie di peso. Grazie alla sua popolarità, nel 2007 decise di candidarsi alle elezioni nelle Filippine, ma venne sconfitto; si ricandidò nel 2010 e riuscì a farsi eleggere nella sua provincia di provenienza.