Domenica delle Palme, perché si chiama così

Non cade ogni anno nello stesso giorno: dipende dalla Pasqua, che a sua volta dipende dalle fasi lunari

Domenica delle Palme, o Domenica della Passione del Signore, è il nome di una festa che nel 2014 è la domenica del 13 aprile: secondo il calendario liturgico cattolico, è infatti la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”.

Cos’è il Triduo
Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, ossia quel periodo che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa con la nuova legge donata da Dio.

Cosa c’entrano le palme?
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, che – come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni – fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma.

Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!» Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina.» [Vangelo secondo Giovanni, 12, 12 – 15]

L’evangelista Giovanni parla espressamente di rami di palma, ritenuti un simbolo di trionfo, e non di rami di ulivo. Secondo storici ed esperti di religione, in Italia i rami di ulivo sarebbero stati introdotti nella tradizione popolare a causa della scarsità di palme in diverse aree del paese. Nell’Europa del nord si utilizzano fiori e foglie intrecciate.

Come viene celebrata?
Ogni anno, nella domenica prima di Pasqua, i sacerdoti benedicono i rami di ulivo o di palma portati dai fedeli all’esterno delle chiese. Dopodiché una piccola processione porta le palme all’interno della chiesa per la celebrazione della messa, che comprende la lettura della Passione di Gesù. I rametti di ulivo e di palma benedetti vengono poi distribuiti ai fedeli, che li portano a casa per tenerli come simbolo di pace e per passarli ad amici e parenti.

Quando è Pasqua? E come si calcola?
La Domenica delle Palme non cade sempre nello stesso giorno perché è legata direttamente alla Pasqua, la cui data cambia ogni anno. La festa è mobile e viene fissata in base alla prima luna piena successiva all’equinozio di primavera del 21 marzo. La data della Pasqua per i cattolici si sposta quindi tra il 22 marzo e il 25 aprile. Se, per esempio, la luna piena si verifica un sabato 21 marzo, la Pasqua cade il 22 marzo, ovvero la domenica immediatamente successiva all’equinozio. Per gli ortodossi la data oscilla tra il 4 aprile e l’8 maggio perché utilizzano il calendario giuliano e non quello gregoriano come i protestanti e i cattolici. Per i cattolici quest’anno la Pasqua cadrà il 20 aprile, mentre l’anno prossimo sarà il 5 aprile.