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  • Domenica 6 aprile 2014

Di nuovo scontri in Ucraina

Le foto degli scontri di oggi nelle città orientali di Donetsk e Lugansk, dove migliaia di attivisti filo-russi chiedono un referendum per l'indipendenza

Pro-Russian activists clash with police at the regional administration building in Donetsk, Ukraine, Sunday, April 6, 2014. In Donetsk a large group of people surged into the provincial government building and smashed windows. A gathering of several hundred, many of them waving Russian flags, then listened to speeches delivered from a balcony emblazoned with a banner reading “Donetsk Republic.” (AP Photo/Andrey Basevich)
Pro-Russian activists clash with police at the regional administration building in Donetsk, Ukraine, Sunday, April 6, 2014. In Donetsk a large group of people surged into the provincial government building and smashed windows. A gathering of several hundred, many of them waving Russian flags, then listened to speeches delivered from a balcony emblazoned with a banner reading “Donetsk Republic.” (AP Photo/Andrey Basevich)

Aggiornamento di lunedì 7 aprile 2014
Nella mattina di lunedì 7 aprile, il ministero della Difesa ucraino ha annunciato che un proprio soldato in Crimea è stato ucciso nella notte da un militare russo.

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Domenica in alcune città dell’Ucraina orientale ci sono state manifestazioni e scontri tra attivisti filo-russi e polizia. A Donetsk, città che alle ultime elezioni presidenziali del 2010 ha votato ad ampia maggioranza per l’ex presidente ucraino filo-russo Viktor Yanukovych, diverse decine di manifestanti hanno preso d’assalto l’edificio dell’amministrazione regionale. Al momento dell’assalto circa 2mila persone stavano manifestando contro il governo centrale ucraino di Kiev, per chiedere un referendum sull’indipendenza della regione a cui appartiene Donetsk. A un certo punto diversi manifestanti si sono staccati dal gruppo e hanno rotto i cordoni delle forze di sicurezza che dividevano gli attivisti dalla sede del governo locale: sono entrati nell’edificio e poi hanno issato delle bandiere russe alle finestre e ai balconi.

Anche nella città orientale di Luhansk, a 30 chilometri a ovest dal confine russo, ci sono stati tentativi simili di assaltare l’edificio dell’agenzia statale di sicurezza ucraina, e qualche scontro con la polizia. Altre manifestazioni filo-russe si sono tenute a Dnipropetrovsk, la terza città più popolosa dell’Ucraina, e a Kharkiv, dove si era inizialmente diretto Yanukovych dopo essersi allontanato da Kiev. Proteste di questo tipo contro il governo ucraino vanno avanti da diverse settimane, cioè da quando Yanukovych è stato sfiduciato dal Parlamento ucraino e si è insediato un nuovo governo ad interim formato dalle forze che fino a quel momento appartenevano all’opposizione.

Sabato l’agenzia di news statale russa ITAR-TASS ha scritto che il ministro degli Esteri russo ha ricevuto un “sacco di lettere” che chiedono alla Russia protezione per gli episodi (non verificati) di oppressione nei confronti dei russi che vivono nelle regioni orientali dell’Ucraina. Da parte sua il governo ucraino ha respinto le accuse e ha detto che le intenzioni del governo russo erano di aumentare intenzionalmente l’instabilità all’interno dell’Ucraina.

Domenica le autorità ucraine hanno detto di avere trovato il corpo di un giornalista rapito venerdì sera dalla sua casa a Korsun-Shevchenkivskyi, nell’Ucraina centrale: Vasily Sergiyenko aveva partecipato attivamente alle proteste contro l’ex presidente Yanukovych. Il corpo è stato trovato in un bosco a circa 150 chilometri fuori da Kiev.