La mostra su Bruno Munari a Milano

Immagini da una retrospettiva su uno dei più grandi designer italiani, tra disegni, collage, fotografie e macchine volanti

Bruno Munari, Le macchine di Munari, 1941, copertina a collage, sedici pagine, cm 12,5x34,5x1. 
(Courtesy Fondazione J.Vodoz e B.Danese. Foto Roberto Marossi)
Bruno Munari, Le macchine di Munari, 1941, copertina a collage, sedici pagine, cm 12,5x34,5x1. (Courtesy Fondazione J.Vodoz e B.Danese. Foto Roberto Marossi)

Domenica 6 aprile aprirà al Museo del Novecento di Milano la mostra “Munari Politecnico“, dedicata a Bruno Munari. Munari è stato uno dei più importanti designer italiani e si è occupato anche di pittura, grafica, pubblicità, fotografia, arte programmatica e cinetica.

Nato a Milano nel 1907, dal 1926 fece parte del gruppo dei Futuristi, con cui espose le sue opere in Italia e in Europa. Parallelamente al lavoro da pubblicitario e grafico, negli anni Trenta progettò la macchina aerea e le macchine inutili, con cui esplorava per la prima volta l’idea delle sculture mobili, e continuò a sperimentare con le sculture da viaggio realizzate in cartoncino pieghevole. Nel 1948, con altri tra pittori e architetti tra cui Gillo Dorfles e Gianni Monnet, Munari fondò il Movimento Arte Concreta (MAC) che in contrapposizione al realismo promuoveva l’astrattismo e l’arte non figurativa. Nel 1963 pubblicò il libro Good Design (di cui avevamo parlato qui) in cui analizzava tre oggetti naturali – l’arancia, la rosa e i piselli – come fossero oggetti di design. Il libro è stato ripubblicato dopo la sua morte, nel 1998.

Questa nuova mostra, che resterà aperta fino al 7 settembre, esplora svariati aspetti del lavoro di Munari raccogliendo opere di diversi momenti della sua lunga carriera e del suo sviluppo artistico e ha una particolarità: non ha un catalogo. Il curatore della mostra Marco Sammicheli incontrerà e raccoglierà testimonianze di diverse persone che hanno conosciuto o lavorato con Munari, e ne realizzerà un libro, la cui uscita è prevista per la chiusura della mostra.