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  • Giovedì 20 marzo 2014

Twitter è stato bloccato in Turchia

Poco prima di mezzanotte ora locale: sembra che sia stata una decisione del governo conservatore di Erdoğan, col pretesto di "proteggere la popolazione turca"

Il governo del primo ministro turco, guidato dal conservatore Recep Tayyip Erdoğan, ha ristretto l’accesso a Twitter nella maggior parte della Turchia, ha scritto il sito turco Hurriyet. La decisione dovrebbe essere stata attuata dall’ente statale che si occupa di tecnologie e comunicazioni, a cui sono stati affidati recentemente poteri straordinari sulla base di una contestata legge sulle restrizioni ai siti internet approvata dal parlamento turco.

 

 

Poco prima della mezzanotte ora locale (erano quasi le 23 di giovedì in Italia), sono cominciate a circolare le prime notizie del blocco di molti account turchi. Tutti i provider di servizi Internet (ISP) in Turchia hanno applicato le nuove regole, ma alcuni utenti turchi di Twitter sono riusciti a trovare il modo di aggirare i blocchi, modificando il DNS (il sistema con cui gli indirizzi Internet che si digitano nella barra degli indirizzi sono tradotti in numeri IP) o utilizzando VPN (virtual private network).

Durante un comizio della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative che ha tenuto a Busra, città della Turchia occidentale, Erdoğan aveva già minacciato di chiudere Twitter in tutto il paese – “di sradicarlo”, aveva detto – aggiungendo di fregarsene di quello che avrebbe potuto dire la comunità internazionale a riguardo. Due settimane fa aveva minacciato di chiudere anche Facebook e YouTube.

Erdoğan aveva recentemente criticato tutti i social network per la diffusione all’inizio di febbraio di alcune intercettazioni telefoniche che avevano spinto i suoi oppositori ad accusarlo di essere implicato in un grosso scandalo di corruzione. Erdoğan aveva negato di essere coinvolto nella vicenda e aveva aggiunto che le registrazioni erano false ed erano state fabbricate con l’intento di incastrarlo.

Twitter ha fatto sapere che sta indagando su quanto successo; nel frattempo la sua divisione “Policy” ha twittato alcune istruzioni indirizzate agli utenti turchi su come fare a continuare a usare il servizio via sms.