Anche oggi sono proseguiti alla Camera la discussione e il voto su alcuni emendamenti della legge elettorale. Verso le 22 si è deciso però di rimandare il voto sulla legge a domani (dalle 9.30 le dichiarazioni di voto, la votazione vera e propria potrebbe arrivare alle 11). Intanto oggi la Camera ha approvato quelli sulle soglie di sbarramento (il 12 per cento per i partiti che fanno parte di una coalizione, l’8 per cento per le liste non coalizzate e il 4,5 per i partiti coalizzati), sulla soglia per far scattare il premio di maggioranza ed evitare il ballottaggio (il 37 per cento), sulla ripartizione dei seggi e le candidature multiple fino a otto collegi diversi.
La Camera ha invece bocciato – con voto segreto – un emendamento sul superamento delle liste bloccate e la reintroduzione delle preferenze, presentato da Ignazio La Russa col sostegno del Movimento 5 Stelle e del deputato PD Francesco Boccia: i voti a favore sono stati 264, quelli contrari 299. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva le primarie obbligatorie nella formazione delle liste, che avrebbe in qualche modo compensato l’assenza delle preferenze. In sostanza, fino a questo momento sono stati approvati soltanto gli emendamenti che hanno il favore di tutti i partiti che hanno promosso la riforma – PD, FI, NCD e SC – mentre gli altri sono stati respinti, al di là delle posizioni favorevoli di alcuni di loro. Si discuteranno anche degli emendamenti sulla parità di genere, come ieri, ma è improbabile che vengano approvati: Forza Italia è contraria e lunedì sono venuti meno anche un numero consistente di voti nel Partito Democratico.
Il voto finale sulla legge elettorale era previsto per oggi, ma non è escluso che slitti a mercoledì.