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  • Venerdì 7 febbraio 2014

Cos’è la Carta Olimpica

Le regole del documento più importante per organizzare le Olimpiadi estive e invernali in giro per il mondo

La Carta Olimpica – che torna d’attualità oggi all’avvio delle Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia – è un documento ufficiale creato per raccogliere le regole e le linee guida per l’organizzazione dei giochi olimpici, estivi e invernali. La Carta Olimpica è adottata dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che la rivede periodicamente con modifiche e integrazioni. Viene diffusa in inglese e francese, le due lingue ufficiali delle Olimpiadi e nel caso in cui i due testi abbiano alcune discrepanze, prevale sempre la versione in francese.

La Carta Olimpica serve per tre scopi fondamentali: formalizzare i principi e i valori delle Olimpiadi, fare da legge per il CIO e definire i doveri delle quattro organizzazioni che fanno parte del Movimento Olimpico (il CIO, le federazioni sportive, i comitati olimpici nazionali e i comitati organizzatori dei Giochi).

Il documento è costituito da 6 capitoli contenenti in tutto 61 articoli. I capitoli sono dedicati alla definizione del ruolo e degli scopi del Movimento Olimpico, alle regole per le federazioni sportive internazionali e per i comitati olimpici nazionali. L’ultimo capitolo della Carta Olimpica definisce invece le norme che devono essere seguite per la scelta della città che ogni quattro anni ospita i Giochi invernali o quelli estivi, le regole che devono seguire i media per raccontare le Olimpiadi e i tipi di sponsorizzazioni consentiti.

Un passaggio della Carta Olimpica è dedicato espressamente al principio di uguaglianza e di collaborazione tra chi vuole partecipare ai Giochi:

La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play.

Molti attivisti hanno ripreso questo principio fondamentale della Carta Olimpica per protestare contro il governo russo – che organizza i Giochi invernali di Sochi che iniziano oggi – accusato di non fare nulla per tutelare i diritti delle persone omosessuali nel paese e avere sostenuto di recente una nuova legge che di fatto vieta di parlare di omosessualità. Molti capi di governo e di stato hanno deciso di non partecipare alla cerimonia di apertura in segno di protesta, o comunque per rimarcare la loro distanza dalle decisioni sul tema dei diritti agli omosessuali del presidente russo Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta sarà invece presente, e ha spiegato che “essere in Russia – da presidente del Consiglio di un Paese che storicamente tanta parte ha avuto nella costruzione della coscienza europea – significa esprimere, appunto in una dimensione pubblica, la nostra concezione di libertà, di comunità, di rispetto dell’altro”.

Le prime Olimpiadi dell’era moderna furono organizzate ad Atene nel 1896. I Giochi invernali nacquero molto più tardi, nel 1924, e si tennero per la prima volta a Chamonix in Francia. L’Italia ha ospitato due volte le Olimpiadi invernali: nel 1956 a Cortina d’Ampezzo e nel 2006 a Torino. I Giochi estivi si sono tenuti una sola volta in Italia nel 1960 a Roma.