La trovata di Beyoncé

Com'è andata che ha pubblicato un disco senza disco e senza che nessuno lo sapesse, e cosa vuol dire il suo record di vendite

IMAGE DISTRIBUTED FOR PARKWOOD ENTERTAINMENT - Singer Beyonce performs on her "Mrs. Carter Show World Tour 2013," on Sunday, September 8, 2013 at the Arena Castelao in Fortaleza, Brazil. (Photo by Robin Harper/Invision for Parkwood Entertainment/AP Images)
IMAGE DISTRIBUTED FOR PARKWOOD ENTERTAINMENT - Singer Beyonce performs on her "Mrs. Carter Show World Tour 2013," on Sunday, September 8, 2013 at the Arena Castelao in Fortaleza, Brazil. (Photo by Robin Harper/Invision for Parkwood Entertainment/AP Images)

La cantante americana Beyoncé – 32 anni e autrice di dischi tra i più venduti nel mondo negli ultimi anni – ha pubblicato un nuovo disco su iTunes nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, che comprende 14 brani inediti e 17 video (per questo iTunes lo chiama “album visuale”) girati in diverse città del mondo, tra cui Houston, Parigi, Sydney e Rio de Janeiro. La pubblicazione del disco – che si chiama “Beyoncé” – è diventata rapidamente una storia, sia per il suo immediato successo di vendite online, che per la rara assenza di una campagna promozionale preventiva e l’uscita del tutto inattesa e senza preavvisi di comunicazione o notizia trapelate.

Beyoncé è riuscita a mantenere segreta la progettazione di un disco che include collaborazioni di Drake e Frank Ocean, oltre a suo marito Jay Z e la figlia Blue Ivy Carter, anche se i fan sapevano che la cantautrice Sia aveva composto una canzone per Beyoncé e che anche il cantante Pharrell Williams era coinvolto. In più, Beyoncé si era fatta pubblicità attraverso una campagna con la Pepsi, una performance al SuperBowl e infine un documentario per l’emittente televisiva HBO.

Ma la pubblicazione non era stata annunciata in nessun modo, e anzi tenuta accuratamente nascosta. Il fatto che la Parkwood Entertainment, la casa discografica di Beyoncé, sia fondata e gestita da lei stessa, ha aiutato: l’idea originale risale alla fine di Ottobre e la registrazione si è conclusa alla fine di Novembre. Billboard riporta come durante la lavorazione il disco sia stato chiamato con un nome in codice, “Lily”. Sulla modalità di promozione del disco, Beyoncé ha detto: “stavo cercando di trovare un modo di parlare direttamente con i miei fan e non volevo rendere pubblica la mia musica nelle modalità che ho sempre seguito”. L’uscita è stata annunciata da un messaggio – “Surprise!” – su Instagram (dove ha otto milioni di followers).
Secondo Billboard, il disco ha venduto circa 80 mila copie nelle prime tre ore dal suo lancio, classificandosi come l’album femminile più venduto dell’anno e quello scaricato più velocemente in tutto il mondo (617.213 copie vendute solo negli Stati Uniti nei primi tre giorni). Al momento l’album si trova primo in classifica in oltre 100 paesi. La decisione di vendere “Beyoncé” come un pezzo unico, al prezzo di 14,99 euro, traduce l’intenzione di ricostruire “l’esperienza di immergersi in un intero nuovo album”: esperienza sparita dal mercato per i dischi più importanti, che oggi hanno di solito molte anticipazioni, anteprime e uscite scaglionate.

ll critico musicale del New Yorker Sasha Frere-Jones – un assiduo estimatore del pop americano contemporaneo – ha commentato così il disco di Beyoncé, alludendo alla varietà di implicazioni nel giudizio sull’uscita di un’opera come questa: “Come non esiste più un solo modo di promuovere un album, non esiste più una singola critica: i tweet e i commenti sui blog creano uno scambio di idee molto più interessante di qualsiasi singola recensione. Ciò che conta è che Beyoncé sia al centro della discussione, nient’altro.” Per Frere-Jones il successo del disco mostra quanto critici come lui stesso – e tutto il sistema tradizionale di promozione e comunicazione di un disco – siano diventati poco rilevanti, diluiti nel grande lavoro di pubblicità gratuita compiuto dal passaparola e dai social network. Beyoncé non ha avuto bisogno di investire in grandi campagne di “hype”, mandare le copie ai critici e ai media, costruire il “lancio” (due grandi successi di quest’anno, i dischi di Daft Punk o Justin Timberlake, sono stati preceduti dalla vera e propria costruzione di un'”attesa”). Anche se nessuna strategia è scalabile e ogni disco ha una storia a sé, rispetto ai modi che ha per raggiungere grossi numeri di vendite. Ma almeno in questo caso, il sistema contemporaneo rende centrale e in totale controllo del meccanismo solo la stessa Beyoncé.

La versione fisica dell’album dovrebbe uscire il 21 Dicembre – è stato stampato solo dopo la diffusione online, per evitare che le copie girassero – mentre per ora solo Songza, una piattaforma statunitense di ascolto in streaming, lo riproduce online in una playlist tematica chiamata XO (solo per gli Stati Uniti e il Canada). Le brevi anteprime delle canzoni e dei video sono invece disponibili su iTunes e sul canale Youtube di Beyoncé (che mette online le versioni integrali giorno dopo giorno).