• Sport
  • Venerdì 29 novembre 2013

La storia di Peyton Manning

Nel 2011 era il più forte quarterback in circolazione ma a causa di un gravissimo infortunio la sua squadra lo licenziò: ora è tornato, Cesare Alemanni racconta come ha fatto

at Sports Authority Field at Mile High on September 9, 2012 in Denver, Colorado.
at Sports Authority Field at Mile High on September 9, 2012 in Denver, Colorado.

Cesare Alemanni ha scritto per la rivista online Ultimo Uomo un ritratto di Peyton Manning, considerato uno fra i quarterback più forti di tutta la storia del football americano. Nel 2011, all’apice della sua carriera, Manning subì un gravissimo infortunio a un muscolo del braccio destro, quello con cui lancia la palla; raccontava che «era come se il muscolo del tricipite fosse sparito». Rimase fuori un anno ad allenarsi ma la squadra per cui giocava da 13 anni, gli Indianapolis Colts, decise di licenziarlo. Circa un anno fa Manning è tornato a giocare: Alemanni ha raccontato com’è stato possibile.

Peyton Manning senza il braccio destro è come Picasso senza pittura, una Ferrari senza benzina. Peyton Manning senza il braccio destro è come Sinatra col raffreddore.

Il 23 maggio 2011 Peyton Manning ha scoperto di non avere più il braccio destro. O meglio, era ancora lì, ben saldo alla spalla, ma non era più lo stesso. Non era più lo stesso braccio che aveva distribuito 399 touchdown in quattordici stagioni NFL, tutte con gli Indianapolis Colts. Non era più lo stesso braccio che aveva lanciato per più di 4,000 yard in dodici di quelle stagioni. Non era più lo stesso braccio con cui aveva vinto quattro volte il titolo di MVP della stagione regolare (un record). Non era più, quello, il braccio destro del quarterback più forte di tutti e probabilmente di tutti i tempi.

Quel giorno, al termine di un intervento per sistemare un’ernia cervicale, Peyton Manning si è svegliato dall’anestesia e quando ha cercato di alzarsi dal letto poggiando il peso dei suoi 104 chili sul suo braccio destro molto semplicemente si è ritrovato col sedere sul materasso. «Era come… era come se il muscolo del tricipite fosse sparito», ha ricordato di recente.

(Cosa c’è dietro una partita di football americano – video)

I dottori gli spiegarono che l’ernia aveva causato l’irritazione di un nervo le cui terminazioni finivano nel tricipite brachiale e ci sarebbe voluto del tempo—quanto non lo potevano prevedere con esattezza—prima che il muscolo tornasse a lavorare a dovere.
Manning aveva 35 anni, centinaia di milioni di dollari e una coppia di gemelli in arrivo, i suoi primi figli.

(Continua a leggere sull’Ultimo Uomo)