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  • Giovedì 17 ottobre 2013

Le foto dei danni del tifone Wipha

Nella zona di Tokyo ha provocato almeno 19 morti, ma ci sono ancora decine di dispersi

Ground Self-Defense Force rescue members search for survivors after a landslide buried houses caused by heavy rain of typhoon Wipha at Oshima island, 120km south of Tokyo on October 17, 2013. At least 17 people died as a powerful typhoon lashed Japan’s Pacific coast, with dozens still missing and the death toll likely to rise. AFP PHOTO / KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Ground Self-Defense Force rescue members search for survivors after a landslide buried houses caused by heavy rain of typhoon Wipha at Oshima island, 120km south of Tokyo on October 17, 2013. At least 17 people died as a powerful typhoon lashed Japan’s Pacific coast, with dozens still missing and the death toll likely to rise. AFP PHOTO / KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Le operazioni di soccorso nei posti colpiti dal passaggio del tifone Wipha, in Giappone, sono andate avanti tutta la notte tra mercoledì e giovedì, e stanno continuando anche in queste ore. Il tifone è passato ieri sulla costa giapponese lungo il Pacifico, diretto verso nordest. Ha portato forti piogge e venti che hanno provocato la morte di almeno 19 persone. Il luogo più colpito dal passaggio del tifone Wipha è stata l’isola di Izu Oshima, a circa 120 chilometri a sud di Tokyo. Qui il numero di soccorritori al lavoro è molto alto, dice BBC: circa mille tra vigili del fuoco, agenti di polizia e militari stanno cercando di salvare le circa 35 persone che risultano ancora disperse.

Il sindaco di Oshima, Masafumi Kawashima, è stato molto criticato per non avere ordinato l’evacuazione dell’isola prima del passaggio del tifone Wipha. Kawashima ha detto: «Vorrei scusarmi perché alcune persone potevano essere salvate se la città avesse consigliato o ordinato l’evacuazione». Il sindaco ha ammesso che la sua decisione, col senno di poi, è stata ingenua, ma ha spiegato di avere avuto paura che ordinando l’evacuazione nel bel mezzo di forti piogge, e di notte, avrebbe potuto causare danni ancora più gravi.

Alcuni problemi sembrano esserci anche all’impianto nucleare di Fukushima. Mercoledì la compagnia che gestisce l’impianto, la Tokyo Electric Power Company, aveva spiegato di avere preso tutte le precauzioni per mantenere i livelli di radioattività entro i limiti di sicurezza durante il passaggio del tifone. Giovedì però è stata rilevata la presenza di acqua radioattiva in un fossato che va da un serbatoio della centrale al mare. I funzionari della centrale hanno detto che sono al lavoro per riportare la situazione in sicurezza.

Hiroyuki Uchida, capo dell’agenzia meteorologica del Giappone, ha detto durante una conferenza stampa che il tifone Wipha è il più potente che abbia colpito la regione di Kanto, dove si trova Tokyo, negli ultimi 10 anni: ha portato venti fino a 160 chilometri orari e piogge torrenziali con un picco di 122 millimetri in un’ora. Wipha è il 26esimo tifone dell’anno, ritenuto per forza simile a quello che colpì le stesse zone del paese nell’ottobre 2008 e che provocò la morte di quasi 100 persone.