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  • Martedì 17 settembre 2013

La scritta sulla Costa Concordia

Le immagini dell'unico piccolo imprevisto e momento di curiosità della lenta giornata di ieri

Salvage crew work on part of the capsized cruise liner Costa Concordia after the start of the "parbuckling" operation, outside Giglio harbour September 16, 2013. Engineering teams began lifting the wrecked Costa Concordia liner upright on Monday, the start of one of the most complex and costly maritime salvage operations ever attempted. REUTERS/ Tony Gentile (ITALY - Tags: DISASTER MARITIME)
Salvage crew work on part of the capsized cruise liner Costa Concordia after the start of the "parbuckling" operation, outside Giglio harbour September 16, 2013. Engineering teams began lifting the wrecked Costa Concordia liner upright on Monday, the start of one of the most complex and costly maritime salvage operations ever attempted. REUTERS/ Tony Gentile (ITALY - Tags: DISASTER MARITIME)

Nel pomeriggio di lunedì, mentre proseguivano con lentezza le operazioni di rotazione per riportare in assetto verticale la nave Costa Concordia incastrata al Giglio e in tutto il mondo si osservavano le immagini in diretta che mostravano il progressivo aumentare della parte riemersa della nave – più scura e rovinata, dopo aver passato venti mesi sott’acqua – nella quiete è successo qualcosa. Le agenzie fotografiche, nel loro flusso continuo di immagini sugli sviluppi, hanno diffuso alcune fotografie di maggior dettaglio che mostravano una piccola barca a motore avvicinarsi alla nave dove stava emergendo, e uno dei due occupanti che si dedicava a cercare di rimuovere con una specie di spazzolone un graffito.

Il graffito, si capisce dalle foto, era stato fatto grattando via con qualche strumento le incrostazioni scure che avevano coperto una parte del ponte. Il colore è quello della vernice del ponte. Si tratta di due scritte e un disegno, una faccia stilizzata un po’ da fumetto, che sorride e ha i capelli dritti. Le scritte invece dicono “KIT KAT” e “BIG DAWG”.

Al Giglio non si è accorto quasi nessuno dell’intervento del barchino: salvo chi, al comando delle operazioni, ha ritenuto di mandarlo a cercare di rimuovere immediatamente il graffito. Questo ha fatto sospettare alcuni commentatori su internet – dove invece l’operazione è stata molto vista grazie alle fotografie – che i responsabili delle scritte potessero essere alcuni degli addetti e sommozzatori che avevano lavorato nei mesi passati intorno alla parte affondata della nave. Ma sul senso delle parole si è capito ancora meno: entrambe possono essere – come spesso capita – nomignoli o firme dell’autore, visto che i due usi principali di “Kit Kat” (una barretta al cioccolato e l’ultima versione del sistema operativo Android) non hanno grandi relazioni con quel contesto. “Big Dawg” è invece un’espressione di slang americano (originata da una creativa traslitterazione di “dog”) usata in modi diversi, ma prevalentemente per definire qualcuno piuttosto in gamba. Perché sia stata attivata quella piccola spedizione per cancellare tutto, al momento non si sa.