Quanto resta a Berlusconi in Senato

Da ieri sappiamo qualcosa in più sull'iter per la sua decadenza dal seggio parlamentare: la giunta delle elezioni si riunirà il 9 settembre

Da ieri sappiamo qualcosa in più sulla posizione di Silvio Berlusconi in Senato e della sua decadenza dal seggio, a causa della condanna a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset. Mercoledì 7 agosto, in serata, si è riunita la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato per occuparsi della cosiddetta “verifica dei poteri” nelle elezioni dei senatori del Molise. Il tema sembra inoffensivo ma il punto è che Berlusconi alle scorse elezioni era candidato in tutte le regioni e ha optato proprio per un seggio in Molise.

La giunta deve occuparsene di Berlusconi perché, a causa della legge Severino della fine del 2012, la condanna di Berlusconi è per legge motivo di incandidabilità e incompatibilità con l’incarico di Parlamentare: dovrebbe decadere dal seggio, in altre parole smettere di essere parlamentare. A questo scopo serve però il voto della sua camera di appartenenza, cioè il Senato. Se ne occuperà prima la giunta delle elezioni e poi probabilmente l’aula.

La giunta ha deciso di affidare la relazione sul caso dei senatori eletti in Molise – cioè su Berlusconi, uno dei due senatori eletti nella regione – al parlamentare del PdL Andrea Augello. La prossima udienza, quando Augello presenterà la sua prima relazione, è stata fissata per il 9 settembre.

A questo punto, scrive oggi il Corriere, ci sono due strade: se la relazione di Augello sarà approvata dalla giunta – formata da 8 senatori del PD, 6 del PdL, 4 del M5S e altri cinque senatori, e presieduta da Dario Stefano di SEL – questa verrà poi votata dal Senato per l’approvazione definitiva. Se invece la relazione di Augello sarà bocciata, le cose diventano un po’ più complicate:

in caso di proposta bocciata il relatore verrà sostituito e, a quel punto, la giunta fisserà la convocazione di una udienza pubblica (alla quale potrebbe partecipare Berlusconi) in cui si possono presentare memorie e controdeduzioni prima che la stessa giunta si riunisca in camera di consiglio. La relazione dovrà poi essere presentata all’Aula entro 20 giorni.

La questione, insomma, è rimandata come minimo a settembre-ottobre. Nel frattempo ci sono i passaggi formali che riguardano Berlusconi. L’estratto della sentenza che lo riguarda è stato inviato al Senato e il Senato informerà tramite raccomandata lo stesso Berlusconi, che avrà 20 giorni di tempo dal momento della ricezione per presentare la sua difesa alla giunta che si sta occupando del suo caso: le carte saranno incluse nella relazione di Augello.

Foto: la riunione del 7 agosto 2013 della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato a Roma.
(Mauro Scrobogna /LaPresse)