• Sport
  • Giovedì 18 luglio 2013

A che punto è il Tour de France

Quanto manca a Parigi, chi sta vincendo nelle varie classifiche e chi è Christopher Froome, il protagonista di questa edizione

during stage fifteen of the 2013 Tour de France, a 242.5KM road stage from Givors to Mont Ventoux, on July 14, 2013 in Givors, France.
during stage fifteen of the 2013 Tour de France, a 242.5KM road stage from Givors to Mont Ventoux, on July 14, 2013 in Givors, France.

Aggiornamento delle 18
Il francese Christophe Riblon del Team AG2R ha vinto la diciottesima tappa con l’arrivo sull’Alpe d’Huez. Nella classifica generale rimane primo il britannico Christopher Froome del Team Sky con un vantaggio di 5′ 11” sullo spagnolo Alberto Contador, mentre terzo è il colombiano Roja Quintana a 5′ 32”.

***

Oggi, 18 luglio, si corre la diciottesima tappa del Tour de France, la più importante corsa francese di ciclismo su strada arrivata quest’anno alla sua centesima edizione: è partita lo scorso 29 giugno dalla Corsica e si concluderà il 21 luglio a Parigi, sugli Champs-Élysées, come da tradizione dal 1975. La tappa di oggi partirà da Gap e si concluderà sull’Alpe d’Huez, nelle Alpi francesi: è una tappa da scalatori, visto che il percorso – lungo 172 chilometri – prevede cinque gran premi della montagna e l’arrivo sull’Alpe d’Huez, salita storica che sarà scalata anche a 50 chilometri dall’arrivo.

La classifica generale, per ora
A guidare la classifica generale, quella che assegna la “maglia gialla”, è il britannico Christopher Froome del Team Sky. Precede di 4’34” lo spagnolo Alberto Contador e di 4’51” il ceco Roman Kreuziger, compagni di squadra della Saxo-Tinkoff. Chris Froome ha ottenuto la maglia gialla dopo l’ottava tappa e con le salite delle tappe corse sui Pirenei e la cronometro di ieri i distacchi sono aumentati di molto. Froome ha dimostrato di essere fino a questo momento il corridore più forte in gara.

Chi è Christopher Froome
Christopher Froome, 28 anni, è nato a Nairobi, in Kenya, il 20 maggio 1985, in una famiglia di origini britanniche. Ha corso le sue prima gare di ciclismo in Sudafrica, dove si trasferì a 15 anni con la famiglia. Ha cominciato la sua carriera di ciclista correndo per la nazionale keniana ed è diventato professionista nel 2007 con una piccola squadra sudafricana, il Team Konica Minolta, ottenendo fin da subito buoni risultati. L’anno successivo è passato al Team Barloworld, partecipando per la prima volta sia al Giro d’Italia, sia al Tour de France. Nel 2008 ha ottenuto la cittadinanza britannica.

Nel 2009 ha cambiato squadra ed è passato al Team Sky, squadra inglese fondata proprio quell’anno. I primi risultati importanti sono arrivati nel 2011, con ottime prestazioni nelle tappe di montagna della Vuelta di Spagna, la più importante corsa a tappe spagnola. In questi anni è stato il principale gregario di Bradley Wiggins, capitano del Team Sky e vincitore del Tour de France nel 2012.

Proprio al Tour de France dell’anno scorso Christopher Froome si è classificato secondo, dietro al suo compagno di squadra. Molti già sostenevano che se non avesse dovuto rispettare le gerarchie di squadra avrebbe benissimo potuto correre per la vittoria finale. Oltre che in salita, Christopher Froome ha dimostrato di essere forte anche a cronometro, un elemento essenziale per chi punta a vincere le grandi corse a tappe.

In questa stagione Froome ha vinto diverse corse importanti: il Tour dell’Oman, il Giro di Romandia e il Giro del Delfinato. Anche grazie a queste vittorie è stato inserito tra i favoriti per il Tour de France, insieme allo spagnolo Alberto Contador, già vincitore di due edizioni. Nei fatti però non c’è mai stata una vera battaglia tra i due: Froome ha indossato la maglia gialla dall’ottava tappa, ha vinto tre tappe (due con arrivo in salita e una cronometro) e distanziato gli avversari di parecchi minuti.

Alcuni giornali francesi hanno scritto che questa sua superiorità fisica potrebbe essere sospetta, riferendosi implicitamente a un probabile utilizzo di sostanze illegali. I risultati dei controlli fatti finora sono stati però regolari e lui ha detto di sentirsi offeso di queste insinuazioni, ripetendo più volte che non è un imbroglione.

Froome è stato fino a oggi il più forte di tutti in salita, nessuno è riuscito a stargli a dietro. Ad impressionare è stata soprattutto la vittoria nella quindicesima tappa, con l’arrivo in salita sul Mont Ventoux, molto lunga e con pendenze oltre il 20 per cento. Froome ha percorso gli ultimi quindici chilometri, i più difficili, in 47 minuti e 15 secondi, un record detenuto fino a oggi da Lance Armostrong che nel 2002 li aveva percorsi in 48 minuti, anche se poi quella vittoria (e tutte le altre ottenute al Tour de France) è stata  annullata dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) dopo la squalifica per doping.

La situazione delle altre classifiche
Il regolamento del Tour de France prevede anche altre classifiche, ognuna delle quali assegna una maglia di un colore diverso: verde, a pois e bianca. La maglia verde viene assegnata in base a una speciale classifica basata sui punti accumulati al traguardo di ogni tappa, ma anche alle volate intermedie, presenti in ogni tappa. Oggi è partito con la maglia verde Peter Sagan della Cannondale. La maglia a pois (a pallini rossi su sfondo bianco) viene assegnata in base ai punti accumulati nei gran premi di montagna, che possono essere situati in mezzo al percorso di tappa o al traguardo.

Ad indossarla in questo momento è lo spagnolo Mikel Nieve Iturralde, anche se in realtà spetterebbe a Christopher Froome, che però indossa anche la maglia gialla. La maglia bianca invece è per il primo di una classifica secondaria basata sui tempi di ogni singolo ciclista, come quella generale che assegna la maglia gialla, ma che riguarda esclusivamente i ciclisti di non più di 25 anni. A indossare la maglia bianca è il ciclista colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas del Team Movistar.

I pronostici, da qui agli Champs-Élysées
Alla fine di questa edizione del Tour de France mancano ancora quattro tappe, compresa quella di oggi. Anche nei prossimi due giorni ci saranno tappe con diversi gran premi della montagna, occasione per chi insegue di attaccare il primato di Froome. Al di là degli attuali distacchi in classifica, obiettivamente difficili da rimontare, non si può comunque definire certa la vittoria finale del ciclista britannico.

Dopo la cronometro di ieri sembra stabile anche la seconda posizione di Alberto Contador, arrivato secondo dietro a Froome con un distacco di 9”. Terzo è il suo compagno di squadra, Roman Kreuziger: dato che il capitano del Team Saxo-Tinkoff è Contador non ci saranno stravolgimenti. Quarto è l’olandese Bauke Mollema, della squadra Belkin Pro Cycling, con un distacco di 6′ 58”.