Michelangelo Pistoletto e l’Arte povera

Compie ottant'anni uno dei più importanti artisti italiani del Novecento: un po' di foto delle sue opere, tra labirinti, specchi rotti e stracci

BONN, Germany: View of a sculpture by Michelangelo Pistoletto intitled "Venus in Rags" at the "From Duchamps to Beuys" exhibition in Bonn 12 August 2005. AFP PHOTO DDP/JUERGEN SCHWARZ GERMANY OUT (Photo credit should read JUERGEN SCHWARZ/AFP/Getty Images)
BONN, Germany: View of a sculpture by Michelangelo Pistoletto intitled "Venus in Rags" at the "From Duchamps to Beuys" exhibition in Bonn 12 August 2005. AFP PHOTO DDP/JUERGEN SCHWARZ GERMANY OUT (Photo credit should read JUERGEN SCHWARZ/AFP/Getty Images)

Michelangelo Pistoletto compie oggi 80 anni: è considerato uno dei più grandi animatori e protagonisti dell’Arte povera, un movimento artistico nato in Italia intorno agli anni Sessanta i cui artisti (tra cui Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Pino Pascali) utilizzavano materiali appunto “poveri” come pietre, terra, carbone, legno, gesso, stoffa, plastica e scarti industriali, in polemica con l’arte tradizionale e con l’avanzamento tecnologico della società moderna e facendo spesso ricorso alla forma dell’installazione e della performance.

Le opere di Pistoletto sono in mostra al Museo del Louvre di Parigi fino a settembre 2013 nella personale “Michelangelo Pistoletto, Année 1 – Le Paradis sur Terre”. Pistoletto è nato a Biella il 25 giugno 1933: dopo aver iniziato come apprendista nella bottega del padre restauratore di quadri, ha tenuto nel 1960 la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino, raggiungendo in poco tempo riconoscimento e successo internazionali.