Perché la luna stanotte sarà più grande

Tra sabato e domenica apparirà più grande del 15 per cento circa rispetto al solito

A "supermoon" sets behind the Mare shanty town complex in Rio de Janeiro, Sunday, May 6, 2012. A supermoon is the coincidence of a full moon (or a new moon) with the closest approach the moon makes to the Earth. (AP Photo/Victor R. Caivano)
A "supermoon" sets behind the Mare shanty town complex in Rio de Janeiro, Sunday, May 6, 2012. A supermoon is the coincidence of a full moon (or a new moon) with the closest approach the moon makes to the Earth. (AP Photo/Victor R. Caivano)

Nella notte tra sabato e domenica 22 giugno la Luna apparirà molto più grande del solito: si verificherà infatti il fenomeno astronomico della “superluna”, cioè quando la luna è piena e allo stesso tempo si trova più vicino alla Terra sulla sua orbita ellittica (perigeo).

Tempo atmosferico permettendo, il momento di massima grandezza sarà osservabile intorno alle 13.32 di domenica 23 giugno, e quindi dall’Italia si potrà osservare il fenomeno anche nella notte di domenica. L’ultima “superluna” è stata visibile il 6 maggio 2012 e la prossima sarà il 10 agosto 2014.

La distanza del nostro satellite naturale varia ogni mese tra un minimo intorno ai 357 mila chilometri e un massimo di 406 mila chilometri, dato che l’orbita compiuta intorno alla Terra ha una forma ellittica. Il perigeo di questo mese sarà il più vicino del 2013 e porterà a vedere la Luna più grande del 15 per cento circa rispetto ai normali pleniluni. Il satellite apparirà anche più luminoso del solito. Nonostante la distanza tra la Terra e la “superluna” vari ogni volta a causa di leggere fluttuazioni dell’orbita lunare, i risultati sono abbastanza vicini l’uno dall’altro: domenica la “superluna” si troverà a 356.990 chilometri dalla Terra.

La parola “superluna” fu ideata nel 1979 da Richard Nolle, un astrologo, e anche per questo motivo non è particolarmente apprezzata da parte della comunità scientifica. Gli astronomi preferiscono riferirsi al fenomeno con la coppia di termini “perigeo-syzygy”. Il primo indica il periodo in cui la Luna si trova più vicina alla Terra, mentre il termine “sygyzy” viene usato per indicare l’allineamento di tre corpi celesti appartenenti a un medesimo sistema gravitazionale.

Alcuni giornali hanno scritto recentemente che quest’anno la “superluna” sarà ricoperta da un alone rosa: non è una descrizione precisa e rischia di essere fraintesa, scrive National Geographic. Soprattutto in estate capita infatti che la Luna sia ricoperta, al tramonto e all’alba, da un lieve alone rossastro. Si tratta di un effetto ottico dovuto all’atmosfera terrestre e accentuato dal calore estivo. Questo non significa che questa notte si vedrà una Luna tinta di rosa: l’equivoco, spiega National Geographic, deriva dal termine Luna rosa, la denominazione con cui si indica la Luna piena di giugno, che non c’entra niente con l’effettiva colorazione assunta dalla Luna in cielo.

Inoltre, da tempo alcuni sedicenti esperti affermano che nei tre giorni intorno a una “superluna” aumentano le probabilità che si verifichino particolari disastri naturali, come terremoti ed eruzioni vulcaniche, a causa della maggiore attrazione gravitazionale dovuta alla Luna.. Diverse ricerche scientifiche hanno smentito queste impostazioni, trovando correlazioni minime o non trovandone affatto.

Foto: AP Photo/Victor R. Caivano