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  • Mercoledì 12 giugno 2013

Il G8 in Irlanda del Nord

Comincia lunedì in una piccola città poco accessibile dell'Irlanda del Nord che si è ridipinta per l'occasione: ieri a Londra ci sono state le prime proteste

Demonstrators hold up a banner against the G8 outside the headquarters of British based oil multinational BP during a protest in London, Tuesday, June 11, 2013 .The protestors were demonstrating against the upcoming G8 summit in Northern Ireland on June 17 and 18.(AP Photo/Alastair Grant)
Demonstrators hold up a banner against the G8 outside the headquarters of British based oil multinational BP during a protest in London, Tuesday, June 11, 2013 .The protestors were demonstrating against the upcoming G8 summit in Northern Ireland on June 17 and 18.(AP Photo/Alastair Grant)

Il 17 e il 18 giugno si svolgerà in Irlanda del Nord una riunione del G8, il gruppo degli otto principali paesi più industrializzati del mondo: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Ieri a Londra, ci sono state le prime proteste anti capitaliste che si associano ormai da tempo a queste occasioni e suggeriscono agli organizzatori sedi lontane dalle grandi città (soprattutto dopo i gravi incidenti di Seattle nel 1999): ci sono stati degli scontri con la polizia e sono state arrestate almeno 32 persone.

Che cos’è il G8
Il G8 – la G si riferisce a “Group of 8” – è un termine che si usa per estensione per definire l’incontro annuale tra i leader dei principali paesi più industrializzati del mondo. Non si tratta né di un’istituzione né di un’organizzazione internazionale, non ha alcuna base giuridica e nemmeno un regolamento interno formale. Le decisioni prese al termine delle riunioni non sono vincolanti, ma lo sono spesso dal punto di vista politico: sia per i Paesi rappresentati (poiché i leader si impegnano pubblicamente a prendere delle decisioni) sia perché le conclusioni di ogni incontro si ripercuotono a livello di molte altre organizzazioni e istituzioni internazionali.

Il primo vertice si svolse nel 1975 a Rambouillet, in Francia – ma il tipo di dizione “G5” era stato usato la prima volta pochi anni prima per un altro tipo di riunione internazionale – quando i leader di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti furono invitati a discutere assieme al presidente francese di questioni economiche e finanziarie. Allora fu un G6, poi nel 1976 cominciò a partecipare anche il Canada e nel 1997 anche la Russia. Il presidente della Commissione europea partecipa al G8 come rappresentante dell’Unione al vertice insieme al Paese che detiene la presidenza del Consiglio europeo.

La presidenza annuale del G8 viene assunta a rotazione da ciascun Paese, seguendo l’ordine nel quale ciascuna nazione ha ospitato il vertice per la prima volta. Quest’anno spetta al Regno Unito. Le riunioni sono preparate da un gruppo di rappresentanti dei leader, giornalisticamente chiamati “sherpa”.

Di che cosa si parlerà
I temi centrali della riunione in Irlanda del Nord saranno le cosiddette “3T”, cioè “Trade, Tax and Transparency”: stimolare il commercio, migliorare i sistemi di riscossione delle tasse e combattere l’evasione fiscale, promuovere maggiore trasparenza. L’obiettivo, ha spiegato l’ambasciatore britannico a Roma Christopher Prentice, è quello di utilizzare il G8 come leva per far avanzare i lavori in altri incontri più specifici.

Dove e perché
I leader degli otto paesi si ritroveranno all’hotel a 5 stelle Lough Erne all’interno di un campo da golf pochi chilometri a nord della cittadina di Enniskillen, nella contea di Fermanagh, che si trova nella parte meridionale più interna dell’Irlanda del Nord, non lontano dall’aeroporto locale e sulle rive di un lago. Sono attesi almeno 20 mila manifestanti, ma ci sono pochissimi autobus, non ci sono treni e proprio perché si tratta di un luogo piuttosto difficile da raggiungere è stato scelto dal premier britannico David Cameron. In pratica si tratta di una penisola protesa nel lago accessibile tramite una sola strada che durante la riunione sarà chiusa: è stata costruita anche un’imponente recinzione di sicurezza e il tratto del lago su cui l’hotel si affaccia sarà pattugliato da barche, droni di sorveglianza e subacquei della marina britannica.

Enniskillen è una piccola città di 14 mila abitanti, colpita pesantemente dagli effetti della crisi economica. Come racconta un articolo del New York Times, gli abitanti sperano che dal G8 i commercianti e le diverse attività della zona possano trarre qualche beneficio concreto: e i ristoranti e gli alberghi sono al completo per i prossimi giorni. Intanto, in occasione del G8 sono stati aggiustati marciapiedi, riverniciate le facciate delle case e creati una serie di “finti negozi”: alcuni locali che erano falliti ed erano stati chiusi sono stati riaperti e addobbati con poster e adesivi di scaffali pieni di merce.

(Le foto dei finti negozi in Irlanda)

Enniskillen è però conosciuta soprattutto perché a 8 chilometri da qui, nel 1987, si svolse uno degli episodi più celebri del conflitto dell’Irlanda del Nord quando una bomba dell’IRA contro una celebrazione protestante uccise 11 persone e altre 61 vennero ferite. In città non c’è nessuno dei simboli di divisione che si trovano in altre zone del Nord, come i muri che separano i quartieri cattolici da quelli protestanti, o murales politici. Qui, come a Belfast, sono però previste delle proteste organizzate dei militanti dell’IRA che si oppongono al processo di pace e che vogliono approfittare del G8 per dare visibilità alle loro azioni. Anche per questo è stata prevista una sorveglianza speciale e da Londra sono stati inviati 3600 agenti di polizia che si aggiungeranno ai 6 mila agenti nordirlandesi.

Le proteste di ieri a Londra
Proteste contro il prossimo vertice del G8 ci sono già state ieri a Londra e almeno 32 persone sono state arrestate. Si sono svolte per le strade del centro e attorno gli uffici dell’azienda petrolifera Bp e della Lockheed, società di ingegneria aerospaziale e militare. Sono stati mobilitati circa 1200 poliziotti. Un centinaio di loro, in tenuta anti-sommossa, è entrato con delle motoseghe in un commissariato di polizia abbandonato a Beak Street, nel quartiere di Soho, occupato da manifestanti sospettati di avere nascosto delle armi, uno dei quali ha tentato di gettarsi dal tetto. La polizia è intervenuta anche in un altro palazzo occupato nel centro di Londra, a Norton Folgate, dove erano radunate una ventina di persone.