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  • Sabato 1 giugno 2013

Un altro tornado in Oklahoma

Ha colpito venerdì sera la città di Oklahoma City: cinque persone sono morte e almeno 50 sono state ferite, rimane il rischio di inondazioni per le forti piogge

An overturned semitrailer rests on its side on the eastbound lanes of Interstate 40, just east of El Reno, Okla., after a reported tornado touched down, Friday, May 31, 2013. (AP Photo/The Omaha World-Herald, Chris Machian)
An overturned semitrailer rests on its side on the eastbound lanes of Interstate 40, just east of El Reno, Okla., after a reported tornado touched down, Friday, May 31, 2013. (AP Photo/The Omaha World-Herald, Chris Machian)

Nel tardo pomeriggio di venerdì 31 maggio (in Italia era notte) almeno tre tornado hanno colpito la città di Oklahoma City e l’area metropolitana circostante, uccidendo almeno cinque persone, secondo i dati dell’ufficio medico legale cittadino: i feriti sono più di settanta, di cui cinque molto gravi. Quello di ieri è stato il secondo tornado ad aver colpito la zona di Oklahoma City, dopo quello del 20 maggio scorso.

In molti sono rimasti intrappolati all’interno delle proprie auto, quando la tempesta ha colpito due delle principali autostrade della zona, l’Interstate 40 e l’Interstate 35: una donna e suo figlio sono morti proprio per il ribaltamento della loro auto causato dalla forza del tornado. Un’altra persona è morta a El Reno – una città vicino a Oklahoma City – la prima delle zone colpite, mentre non è stato ancora chiarito come sono morte le altre due persone a Union City.

I venti di ieri sera sono arrivati fino a 130-150 chilometri orari: hanno colpito la città da est, causando oltre 86 mila interruzioni di corrente elettrica. Fortunatamente, hanno spiegato alcuni membri del National Weather Service, sono state colpite soprattutto zone della città poco abitate e quelle rurali dei dintorni. Dopo il passaggio del tornado, a preoccupare i cittadini intorno all’area di Oklahoma City sono ora le inondazioni dovute alle forti piogge.

Il tornado del 20 maggio scorso era stato di intensità maggiore rispetto a quello di ieri: aveva colpito soprattutto la città di Moore, a sud di Oklahoma City, uccidendo 24 persone e ferendone 377. Erano stati distrutti oltre 1.200 edifici, per danni stimati tra i 2 e i 5 miliardi di dollari. Complessivamente, tra il 18 e il 20 maggio – in dieci diversi stati americani – si sono verificate 26 trombe d’aria e quella di Moore era stata la più intensa di tutte: in base alle previsioni meteorologiche, la tempesta si starebbe spostando verso gli stati dell’Illinois e dell’Indiana, ma l’intensità della perturbazione dovrebbe diminuire.