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  • Domenica 5 maggio 2013

Il vicepresidente della Camera dei Comuni britannica è stato arrestato

Con l'accusa di violenza sessuale: è stato interrogato per tutta la giornata di sabato e poi rilasciato su cauzione

Il vicepresidente della Camera dei Comuni britannica Nigel Evans, 55 anni, deputato conservatore, è stato arrestato ieri mattina con l’accusa di violenza sessuale. Evans è stato interrogato per tutto il giorno a proposito di una violenza sessuale nei confronti di due ragazzi di circa vent’anni. Dopo l’interrogatorio Evans è stato rilasciato su cauzione nella notte di sabato.

Nel comunicato con cui la polizia ha notificato l’arresto non si fa il nome di Evans, ma il suo coinvolgimento è stato confermato poco dopo da fonti del governo. Non si conosco molti dettagli del caso, a parte che i reati sarebbero stati commessi tra il 2009 e il marzo 2013 a Pendleton, in Lancashire, a nord di Manchester, dove si trova la sua abitazione. La casa e la sua auto sono state perquisite dalla polizia.

La stampa britannica riporta che le reazioni dei compagni di partito di Evans sono state per lo più di stupore e incredulità: il presidente della Camera dei Comuni John Bercow ha detto «Nigel è una persona amata e popolare. Non si riesce quasi a credere a quello che è successo».

Nigel Evans, originario di Swansea, in Galles, è in parlamento dal 1992, eletto nel collegio di Ribble Valley, uno delle poche aree saldamente conservatrici nel nord dell’Inghilterra. Tra il 1999 e il 2001 è stato anche vicepresidente del partito conservatore ed è conosciuto per far parte dell’area più conservatrice ed euroscettica dei Tories. Nel 2010 è stato eletto vicepresidente (deputy speaker) della Camera dei Comuni.

Nel 2010, Evans fu uno dei primi membri del parlamento a fare coming out, ovvero a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità. Tra i motivi che lo avevano spinto a fare questa scelta c’era anche il desiderio di sottrarsi ai ricatti a cui lo esponeva tenere le proprie preferenze sessuali nascoste. Da allora, Evans ha invitato i suoi colleghi parlamentari a fare altrettanto in diverse occasione pubbliche.