In Francia litigano su Dailymotion

Il sito per la condivisione dei video interessava a Yahoo, ma il suo acquisto è stato bloccato dal ministro per il Rilancio economico, tra enormi polemiche

Da diversi giorni i giornali in Francia discutono della mancata acquisizione del sito per la condivisione di video Dailymotion di proprietà francese da parte della società statunitense Yahoo: l’operazione è stata bloccata da Arnaud Montebourg, ministro del Rilancio industriale.

Dailymotion, fondato nel 2005, ha avuto fino a poco tempo fa una forte partecipazione statale: nell’ottobre del 2009 lo Stato francese ha investito alcuni milioni di euro nella società attraverso il proprio Fondo strategico di investimento. A gennaio del 2011 è entrata nel capitale di Dailymotion – acquistandone il 49 per cento – France Télécom-Orange, una grande società di telefonia francese, che ne è diventata il proprietario unico nel gennaio del 2013. Lo Stato francese mantiene comunque il controllo di circa un quarto dell’azionariato di FT-Orange.

Qui entra in gioco Yahoo: a marzo di quest’anno il Wall Street Journal ha annunciato che la società statunitense stava negoziando con FT-Orange l’acquisto del 75 per cento delle azioni di Dailymotion (nel 2011 il valore della società era stato stimato intorno ai 120 milioni di euro complessivi). Dopo diverse anticipazioni sulla stampa francese, il primo maggio il ministro del Rilancio economico Arnaud Montebourg ha dichiarato di essere intervenuto per impedire l’acquisto, dato che aveva valutato la quota a cui era interessata Yahoo troppo elevata.

Secondo il ministro, la società americana avrebbe potuto comprare al massimo il 50 per cento: in un’intervista a France2, Montebourg ha detto che Dailymotion è una «pepita» che non deve essere «venduta o svenduta» e che gli sembrava «ragionevole» offrire a Yahoo un massimo della metà delle quote. Yahoo, da parte sua, non era interessata a una partecipazione di minoranza nella società, di cui voleva comprare i tre quarti – con un’opzione per l’acquisto del 100 per cento delle azioni – all’interno della strategia di rilancio che sta venendo messa in pratica dal nuovo amministratore delegato Marissa Mayer.

Arnaud Montebourg, 50 anni, è un politico del Partito Socialista che è diventato molto conosciuto in Francia per il suo ruolo di “terzo incomodo” durante le elezioni primarie del PS, quelle vinte da Hollande. Già allora si era distinto per la sua retorica contro le banche e la finanza internazionale e per la sua difesa della centralità del ruolo dello Stato nell’economia.

La sua scelta di bloccare l’acquisizione di Dailymotion è stata molto discussa, con diverse prese di posizione a favore o contro, sondaggi online e un ampio dibattito. La questione non divide il mondo politico lungo le classiche linee di partito: hanno appoggiato la scelta di Montebourg sia Jean-Luc Mélenchon del Partito di sinistra (che ha detto “è in gioco la nostra indipendenza” e ha detto che, se Montebourg sarà estromesso dal governo, sarà benvenuto nel suo partito) sia alcuni parlamentari dell’UMP di centrodestra.

Il presidente dell’UMP, Jean-François Copé, invece, ha approfittato dell’episodio per criticare duramente Hollande. Nello stesso governo, l’episodio ha causato qualche attrito tra Montebourg e il ministro dell’economia Pierre Moscovici: quest’ultimo ha smentito di aver dato a Montebourg la sua approvazione al blocco dell’operazione.

La vicenda diventa ancora più complicata se si tiene conto del fatto che sembrano esserci “problemi di comunicazione” tra il governo e l’amministratore delegato di FT-Orange Stéphane Richard, che ha evitato lo scontro frontale con Montebourg, ma che ha fatto capire che la ricerca di un investitore straniero per Dailymotion è ricercata attivamente da parecchio tempo.

Ad ogni modo, è possibile che nel prossimo futuro avvengano cambiamenti nella proprietà di Dailymotion, magari con il coinvolgimento di altri investitori francesi: la stampa riporta in queste ore di un interesse del gruppo Vivendi per la parte di Dailymotion di proprietà di France Télécom.

Dailymotion è il secondo sito di condivisione video dietro al più celebre YouTube, fondato a Parigi nel 2005 da due giovani informatici di nome Benjamin Bejbaum e Olivier Poitrey che crearono il sito – inizialmente chiamato “short.tv” – da un’idea di Bejbaum che, come racconta lui stesso, si rese conto che non esisteva una piattaforma dove avrebbe potuto mostrare facilmente agli amici i video che aveva fatto durante una recente vacanza a Manhattan.

Per una curiosa coincidenza, o meglio per uno di quei casi in cui un’idea è “nell’aria” e viene sviluppata quasi contemporaneamente in luoghi diversi, YouTube – oggi di gran lunga al primo posto come sito di condivisione video – fu creato da tre ex dipendenti di PayPal più o meno nello stesso periodo, a febbraio del 2005. Dopo una prima raccolta fondi, il sito inventato da Bejbaum e Poitrey cambiò il nome in Dailymotion. Secondo le cifre che stanno venendo riprese ampiamente dalla stampa francese, Dailymotion è il 31esimo sito più visitato del mondo, con circa 115 milioni di visitatori unici al mese alla fine di ottobre. YouTube, a inizio del 2013, ha superato il miliardo di visitatori unici mensili.

Foto: Arnaud Montebourg.
PIERRE ANDRIEU/AFP/Getty Images