• Mondo
  • Giovedì 4 aprile 2013

Almeno 56 morti per le alluvioni in Argentina

Le foto delle piogge torrenziali di questi giorni nelle zone di Buenos Aires e La Plata, e di quello che hanno causato

Aerial view of a flooded area in the outskirts of La Plata, Argentina, on April 3, 2013. Massive flooding killed 54 people in and around Buenos Aires, Argentine officials said Wednesday, with most of the victims being found after a second day of record rainfall hit the area. At least 46 people died as flood waters hit the nearby city of La Plata about 60 kilometers (40 miles) south of Buenos Aires, following historic rains that swept through the streets, submerging cars as people cowered on rooftops. AFP PHOTO/JUAN MABROMATA (Photo credit should read JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images)
Aerial view of a flooded area in the outskirts of La Plata, Argentina, on April 3, 2013. Massive flooding killed 54 people in and around Buenos Aires, Argentine officials said Wednesday, with most of the victims being found after a second day of record rainfall hit the area. At least 46 people died as flood waters hit the nearby city of La Plata about 60 kilometers (40 miles) south of Buenos Aires, following historic rains that swept through the streets, submerging cars as people cowered on rooftops. AFP PHOTO/JUAN MABROMATA (Photo credit should read JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images)

Nella provincia di Buenos Aires, in Argentina, sono morte almeno 56 persone dall’inizio di questa settimana a causa di una serie di piogge torrenziali e di alluvioni che hanno distrutto migliaia di case e lasciato oltre 250mila persone senza energia elettrica. Nella sola giornata di ieri sono caduti 311 millimetri di pioggia in poco più di tre ore.

La città più colpita è La Plata, capitale della provincia a circa 60 km a sud-est di Buenos Aires, dove sono morte 48 persone e circa 2.200 hanno dovuto lasciare le loro case. Altri acquazzoni sono attesi anche per la giornata di oggi. Il ministro della Pianificazione nazionale, Julio De Vido, ha fatto sapere che i servizi saranno ripristinati non appena “le attrezzature si saranno asciugate. Questo per garantire la sicurezza dei lavoratori: non vogliamo altre vittime”.

A causa della grave situazione il sindaco della capitale, Mauricio Macrì, storico oppositore della presidente Cristina Fernández de Kirchner, è stato accusato dal governo nazionale di non aver saputo affrontare con competenza la situazione. Il ministro della Pianificazione nazionale Julio De Vido ha infatti detto che Macrì sapeva che la tempesta sarebbe arrivata, ma non ha fatto nulla per allertare la popolazione. Il sindaco si è invece difeso affermando che il governo nazionale ha ostacolato alcuni finanziamenti previsti per progetti infrastrutturali. Nel frattempo, la presidente argentina ha decretato tre giorni di lutto per le persone morte.