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  • Sabato 16 marzo 2013

Dal vostro inviato, in arresto

Il video di Mark Stone, corrispondente di Sky News in Cina, che racconta in diretta il suo arresto da parte della polizia a Pechino

Mark Stone, corrispondente di Sky News britannica da Pechino, è stato arrestato poco prima della diretta che doveva fare venerdì da piazza Tiananmen. La polizia non ha sequestrato al cameraman la sua telecamera, e quando è cominciato il collegamento dallo studio televisivo, Stone ha cominciato a raccontare in diretta – con molta calma e in modo molto professionale –  il suo arresto dal retro del furgone della polizia dove era stato caricato. «Probabilmente non hanno capito che sto parlando con voi a Londra in diretta» ha detto Stone mentre veniva fatto scendere in un vicino edificio della polizia.

Pochi minuti dopo è arrivato un poliziotto che, parlando in inglese, ha spiegato a Stone che non si trattava di un arresto, anche se non era libero di andarsene. Stone ha argomentato con calma con il poliziotto, spiegando che lui e la sua troupe avevano tutti i permessi per riprendere la piazza. Dopo circa cinque minuti di diretta, la polizia ha fatto spegnere la telecamera.

Stone è stato liberato dopo quattro ore. Secondo la polizia la troupe di Stone non ha mostrato i permessi che gli concedevano le riprese «nel modo corretto». Secondo Stone invece, la causa era l’argomento del servizio, cioè la rivolta degli studenti a piazza Tiananmen, dove nel 1989 vennero uccisi o feriti diverse migliaia di dimostranti.