Domani il corpo di Norodom Sihanouk, re di Cambogia fino al 2004, sarà cremato in un padiglione del palazzo reale di Phnom Penh e le sue ceneri saranno disperse sul Mekong, il fiume che attraversa la città. Da giorni migliaia di cambogiani affrontano lunghe code per portare un ultimo saluto al monarca. Il corpo è stato trasportato nel padiglione dove sarà cremato venerdì con un lungo corteo che ha attraversato la città e a cui hanno assistito decine di migliaia di persone inginocchiate ai lati della strada.
Sihanouk è morto il 15 ottobre scorso a Pechino, dove si trovava dal gennaio 2012 per ricevere cure mediche. Più di un milione di persone hanno assistito alla cerimonia con cui il corpo è stato trasportato dall’aeroporto della capitale al palazzo reale. La camera ardente dove era esposto il suo corpo imbalsamato è rimasta aperta per tre mesi. In questo periodo sono state numerose le cerimonie e le preghiere per il monarca defunto, considerato uno dei simboli più importanti dell’unità del paese.
Dal 2004, quando Sihanouk decise spontaneamente di abdicare, sul trono è salito il figlio Norodom Sihamoni. La figura di Sihanouk è comunque rimasta molto amata dai cambogiani, anche perché ha accompagnato gli ultimi cinquant’anni di storia del paese. Venne incoronato nel 1941 e durante il suo regno il paese dovette affrontare la Seconda Guerra Mondiale, la decolonizzazione, poi il colpo di stato dei Khmer Rossi, l’invasione vietnamita e infine l’indipendenza. Negli ultimi anni ha assunto un ruolo di pacificatore nazionale, cosa che lo ha in parte riscattato dall’appoggio concesso ai Khmer Rossi all’epoca del loro colpo di stato.