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  • Martedì 13 novembre 2012

Sandy, due settimane dopo

Le foto del grande lavoro di pulizia dei detriti portati dalla tempesta sulla costa orientale degli Stati Uniti, dove migliaia sono ancora senza luce

People throw away furniture, and other ruined items in Seaside Heights, N.J., Monday, Nov. 12, 2012, after residents of Seaside Heights were allowed back in their homes for a few hours Monday, two weeks after the region was pounded by Superstorm Sandy. (AP Photo/Mel Evans)

People throw away furniture, and other ruined items in Seaside Heights, N.J., Monday, Nov. 12, 2012, after residents of Seaside Heights were allowed back in their homes for a few hours Monday, two weeks after the region was pounded by Superstorm Sandy. (AP Photo/Mel Evans)

A due settimane di distanza dal passaggio della tempesta Sandy lungo la costa orientale degli Stati Uniti, negli stati di New York e del New Jersey ci sono ancora migliaia di persone senza corrente elettrica. Il problema interessa un’area estesa e da giorni centinaia di squadre sono al lavoro per ripristinare i collegamenti, portando sollievo alle famiglie che da giorni vivono al freddo, impossibilitate a utilizzare i sistemi di riscaldamento. Chi ha potuto si è arrangiato temporaneamente con generatori di corrente elettrica, altri hanno dovuto lasciare le loro case e trascorrere le notti nei centri di accoglienza, o da amici e parenti, in attesa del ritorno della corrente.

(Dopo Sandy, dall’alto)

Nella aree di Brooklyn, del Queens e di Staten Island a New York si stima che ci siano ancora 16.300 persone senza luce, un notevole passo avanti rispetto al milione di persone senza corrente dopo la tempesta, ma un concreto disagio per migliaia di famiglie. Nelle stesse zone si lavora da giorni per rimuovere i detriti portati dalla mareggiata, dal forte vento e dalle piogge intense nelle strade. Molte abitazioni sono state seriamente danneggiate e un grande incendio ne ha distrutte almeno un centinaio nel quartiere del Queens.

Ieri il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha annunciato un piano di emergenza da 500 milioni di dollari per finanziare la ricostruzione e le riparazioni a edifici pubblici come scuole e ospedali. Il Consiglio cittadino voterà oggi il provvedimento, che aggiungerà risorse ai 134 milioni di dollari fino a ora spesi dalla città per il dopo Sandy. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, intanto, ha spiegato che chiederà al governo federale fondi per 30 miliardi di dollari per la ricostruzione. Saranno utilizzati per riparare e rimettere in sesto ponti, gallerie, il sistema dei trasporti pubblici e per fornire risorse alle amministrazioni locali.

(Un’altra tempesta – questa volta di neve – sulla costa est)

Nel New Jersey i lavori per riportare la corrente procedono un poco più spediti. Le società energetiche coinvolte stimano che al momento rimangono solamente 6.200 abitazioni da ricollegare alla rete elettrica. Il governatore dello Stato, Chris Christie, ieri ha annunciato che la base militare di Fort Monmouth sarà messa a disposizione delle famiglie che hanno perduto la casa a causa della tempesta. La struttura potrà ospitare 600 famiglie. Si stima che circa 25mila persone stiano ricevendo assistenza dallo Stato per avere un posto in cui vivere, in attesa di riavere indietro e rimettere a posto le loro abitazioni.