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  • Mercoledì 5 settembre 2012

Il primo anno dei Brooklyn Nets

La storia dei New Jersey Nets che da questa stagione cambiano nome e stadio, con qualche difficoltà pratica

Brooklyn Nets head coach Avery Johnson, from left, players Deron Williams, Joe Johnson, and general manager Billy King pose for photographers during an NBA basketball news conference, Friday, July 13, 2012, in the Brooklyn borough of New York. The Nets introduced their All-Star backcourt of Williams and newly-acquired Johnson in preparation for their first season in Brooklyn. (AP Photo/Mary Altaffer)
Brooklyn Nets head coach Avery Johnson, from left, players Deron Williams, Joe Johnson, and general manager Billy King pose for photographers during an NBA basketball news conference, Friday, July 13, 2012, in the Brooklyn borough of New York. The Nets introduced their All-Star backcourt of Williams and newly-acquired Johnson in preparation for their first season in Brooklyn. (AP Photo/Mary Altaffer)

Il prossimo 30 ottobre comincierà la 67ma stagione del campionato di basket più importante e seguito al mondo, quello americano dell’NBA (National Basketball Association). Tra le trenta squadre che partecipano ci sono anche i Brooklyn Nets, che dal 1977 fino alla stagione scorsa erano conosciuti come i New Jersey Nets e prima del 1977 come New York Nets e New Jersey Americans. Oltre a cambiare nome, i Brooklyn Nets quest’anno cambieranno anche lo stadio dove giocheranno le partite in casa, che saranno in tutto 44. I tifosi potranno seguire la squadra al Barclays Center, l’arena a sud di Broooklyn.

La società ha deciso di cambiare il nome della squadra per due ragioni: lo spostamento al Barclays Center e per motivi commerciali in grado di differenziare ancor di più i Nets dall’altra squadra di New York, i New York Knicks. Nell’ultima stagione i Nets non hanno fatto un gran campionato: sono arrivati quinti nell’Atlantic Division, uno dei tre gruppi della Eastern Conference (il raggruppamento delle squadre degli Stati orientali). La stagione migliore è stata quella del 2002-2003 con il miglior risultato nella loro storia (52 vittorie e 30 sconfitte), la vittoria nell’Atlantic Division e la vittoria nei play-off finali della Easter Conference.

Fino allo scorso aprile, e da 35 anni, i Nets giocavano all’Izod Center di East Rutherford, un comune della Contea di Bergen che fa parte dell’area metropolitana di New York e che rimarrà sede degli allenamenti. Ed è la zona nella quale quasi tutti i giocatori abitano, dato che passano gran parte del loro tempo nel centro di East Rutherford, per allenarsi e giocare. Il fatto doversi continuamente spostare potrebbe diventare un problema, scrive il New York Times: «Per arrivare allo stadio di Brooklyn i giocatori devono attraversare due fiumi e tutta l’isola di Manhattan, con il traffico che ne consegue». Tra i due centri ci sono circa 25 chilometri e ci si impiega in macchina circa un’ora.

Per alleggerire questa situazione i giocatori potranno andare negli hotel vicini al nuovo centro. La squadra, anche volendo, non può allenarsi tutti i giorni al Barclays Center perché ci saranno concerti e altri tipi di eventi. La società ha fatto sapere che entro due anni costruirà a Brooklyn un nuovo stadio per gli allenamenti, sperando così che i giocatori decidano di trasferirsi in massa a Brooklyn. I proprietari dei Brooklyn Nets sono il magnate russo Mikhail Prokhorov, l’uomo d’affari americano Bruce Ratner e il rapper Jay-Z, nome d’arte di Shawn Corey Carter. È stato proprio Jay-Z a volere il trasferimento a Brooklyn: tra i proprietari dell’arena di Brooklyn c’è proprio Bruce Ratner. Tra le novità della prossima stagione ci saranno anche le nuove divise: i colori storici dei Nets, il blu, il bianco e il rosso, saranno sostituiti con il bianco e il nero.

Foto: AP Photo/Mary Altaffer