È morto Tony Scott

Il regista di Top Gun e fratello di Ridley, 68 anni, si è ucciso gettandosi da un ponte a Los Angeles

CORRECTS WORD OFF IN SECOND SENTENCE -- FILE - In this Oct. 26, 2010 file photo, director Tony Scott arrives at the premiere of "Unstoppable" in Los Angeles. Authorities say Scott died after jumping off a bridge in Los Angeles on Sunday, Aug. 19, 2012. (AP Photo/Gus Ruelas, File)
CORRECTS WORD OFF IN SECOND SENTENCE -- FILE - In this Oct. 26, 2010 file photo, director Tony Scott arrives at the premiere of "Unstoppable" in Los Angeles. Authorities say Scott died after jumping off a bridge in Los Angeles on Sunday, Aug. 19, 2012. (AP Photo/Gus Ruelas, File)

Il regista britannico Tony Scott, 68 anni, è morto. Scott si è ucciso gettandosi da un ponte nella contea di Los Angeles: molte persone hanno chiamato il 911 poco dopo mezzogiorno, ora locale, segnalando che qualcuno era saltato giù dal Vincent Thomas Bridge, che collega San Pedro e Terminal Island, nel porto di Long Beach. La polizia ha inviato una squadra di sommozzatori, che diverse ore dopo ha estratto dall’acqua il corpo di Tony Scott. Secondo il Los Angeles Times gli inquirenti hanno trovato un biglietto dentro l’auto di Scott e una lettera nel suo ufficio. Dal 1994 Tony Scott era sposato in terze nozze.

Nato in Gran Bretagna, Scott viveva a Beverly Hills ed era fratello del noto produttore e regista Ridley Scott. I due stavano lavorando a un film dal titolo Killing Lincoln e la loro società ha prodotto serie di discreto successo come NUMB3RS e The Good Wife. Tra i film che ha diretto da solo, quello che ha avuto più successo è stato Top Gun, uscito nel 1986. Un anno dopo Scott girò Beverly Hills Cop II, nel 1991 L’ultimo boy scout, nel 1993 True Romance da una sceneggiatura di Quentin Tarantino, nel 1995 Allarme rosso, nel 1998 Nemico pubblico. I suoi ultimi film sono stati Déjà Vu (2006, con Denzel Washington), Pelham 123 (2009, con John Travolta e di nuovo Denzel Washington, con cui lavorò molto), Unstoppable (2010, ancora con Denzel Washington).

La scena della sigaretta di L’ultimo boyscout