20 vecchie copertine di Cosmopolitan

Ieri è morta Helen Gurley Brown, storica direttrice della rivista che ha rivoluzionato i giornali femminili (e non solo)

Lunedì 13 agosto è morta a 90 anni Helen Gurley Brown, la storica direttrice della rivista Cosmopolitan, che ha rivoluzionato i giornali femminili e contribuito al cambiamento culturale riguardo il ruolo delle donne nella società, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.

Helen Gurly Brown nel 2001 a New York (George De Sota/Newsmakers)

Gurley Brown nacque in Arkansas nel 1922 da una famiglia modesta e ordinaria, che si trasferì a Los Angeles quando Gurley Brown aveva 15 anni. Iniziò a lavorare come segretaria in un’agenzia pubblicitaria ma il suo capo ne notò il talento e la promosse a copywriter: in pochi anni Gurley Brown divenne una delle copy più pagate degli Stati Uniti. Nel 1959 sposò David Brown, che in seguito sarebbe diventato il produttore cinematografico di molti film di successo tra cui La Stangata, Lo Squalo, A spasso con Daisy. I due rimasero sempre insieme, fino alla morte di lui nel 2010, e non ebbero mai figli. Nel 1962, a 40 anni, Gurley Brown pubblicò il libro Sex and the Single Girl, che dava consigli alle donne single su come prendersi cura di sé e non abbattersi, in un mondo in cui le ragazze di 23 anni non sposate erano già considerate zitelle, e su come divertirsi con appuntamenti e “avventure”. Il libro – una sorta di Sex and the city con trent’anni di anticipo – vendette milioni di copie.

Gurley Brown divenne direttrice di Cosmpolitan nel 1965 e vi rimase fino al 1997. Prima del suo arrivo il giornale era infarcito di consigli su come essere una perfetta moglie, donna di casa e madre. Gurley Brown si sbarazzò delle preoccupazioni sui figli e sulla cura della casa e sostituì le efficienti casalinghe con donne in abiti scollati, ingioiellate e sensuali: la ragazza che lei stessa era stata o sarebbe voluta essere da giovane, disse una volta. Cosmopolitan fu la prima rivista femminile a parlare di sesso in modo aperto e la prima a pubblicare un paginone con la foto di un uomo completamente nudo, l’attore Burt Reynolds.

Gurley Brown – esile, bruna, ingioiellata, frequentatrice di feste e salotti – si è sempre definita una femminista impegnata nell’emancipazione delle donne. Molti invece l’hanno accusata di aver diffuso un’immagine retrograda della donna, incentrata sulla bellezza e la sensualità. In realtà la rivista si rivolgeva a donne ambiziose e indipendenti, con molti consigli su come conciliare la carriera e la gestione della casa. Pochi giornali si sono identificati così tanto con il loro direttore come Cosmopolitan, che sotto la sua direzione passò dalle 800 mila copie scarse ai tre milioni di copie degli anni Ottanta.

Oggi Cosmopolitan ha 63 edizioni internazionali, è stampato in 32 lingue e distribuito in oltre 100 paesi. In Italia è uscito per la prima volta nel 1973 con Mondadori: ha sospeso le pubblicazioni nel 1996 e le ha riprese nel 2000. Nel 2007 la rivista è passata da Mondadori a Hearst Magazines Italia.

Il primo paginone con un uomo nudo