• Sport
  • Martedì 31 luglio 2012

Il caso Ye Shiwen

Una nuotatrice cinese ha fatto il record mondiale andando più forte degli uomini: gli Stati Uniti protestano

China's Ye Shiwen (R) celebrates after winning the women's 400m individual medley final swimming event at the London 2012 Olympic Games on July 28, 2012 in London. AFP PHOTO / CHRISTOPHE SIMON (Photo credit should read CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages)
China's Ye Shiwen (R) celebrates after winning the women's 400m individual medley final swimming event at the London 2012 Olympic Games on July 28, 2012 in London. AFP PHOTO / CHRISTOPHE SIMON (Photo credit should read CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages)

Aggiornamento. In una conferenza stampa di oggi Colin Moynihan, il presidente della British Olympic Association, ha confermato che Ye Shiwen «è pulita», che l’Agenzia mondiale anti doping (WADA) ha già controllato la nuotatrice cinese e «questa è la fine della storia, Ye Shiwen merita un riconoscimento per il suo talento». Il presidente dell’agenzia anti doping cinese ha detto che tutti gli atleti cinesi che partecipano all’Olimpiade sono stati sottoposti a test su 100 farmaci diversi, da quando sono arrivati a Londra, e nessuno è risultato positivo.

***

La nuotatrice cinese Ye Shiwen, 16 anni, ha vinto sabato scorso la medaglia d’oro nella gara olimpica individuale dei 400 misti, stabilendo il nuovo record del mondo in 4 minuti e 28 secondi. Cioè sette secondi più veloce del tempo stabilito dalla stessa Ye Shiwen, sempre nei 400 misti, nella finale dei Campionati del Mondo di luglio. E cinque secondi più veloce del suo record personale, un secondo più veloce del record del mondo.

I numeri incredibili di questa vittoria hanno fatto insospettire John Leonard, direttore esecutivo della World Swimming Coach Association e della USA Swimming Coach Association. A far nascere il sospetto sono stati gli ultimi 100 metri della gara, che Ye Shiwen ha percorso in un tempo inferiore a quello del campione statunitense Ryan Lochte. John Leonard ha detto in un’intervista al Guardian che gli ultimi 100 metri della gara – cioè le ultime due vasche – sono impensabili per una ragazza di sedici anni.

Leonard ha detto che «nella storia del nostro sport quando vediamo qualcosa di incredibile, la storia ci mostra che c’entra il doping». Ye Shiwen ha fatto gli ultimi 100 metri della gara in 58.68 secondi, «più veloce di Ryan Lochte che ha vinto i 400 misti maschili con il secondo miglior tempo della storia». Lochte ha fatto gli ultimi 50 metri della sua miglior gara in 29.10 secondi, Ye Shiwen li ha fatti in 28.93 secondi.

La nuotatrice cinese ha fatto anche la gara dei 200 misti per qualificarsi alla finale. E anche in questa specialità ha stabilito un nuovo record olimpico: 2’08’’39. Ye Shiwen ha vinto la medaglia d’oro nei 200 misti ai Campionati del Mondo nel 2011.

Ye Shiwen ha negato ogni accusa dicendo che «la squadra cinese tiene molto alle politiche anti-doping e che non c’è assolutamente nessun problema». Tutti i risultati ottenuti «provengono da un duro lavoro senza aver mai usato sostanze proibite», ha detto, e «il popolo cinese ha le mani pulite». Arne Ljungqvist, presidente della commissione medica del Comitato Olimpico Internazionale, ha confermato in una conferenza stampa di «non avere sospetti» e che finora è tutto regolare.

Il Comitato organizzatore di Londra 2012 e l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) hanno assicurato che ai Giochi «nessuno riuscirà a barare». Finora sono stati fatti circa 6.250 test anti doping. Più o meno la metà dei 10.500 atleti presenti saranno testati su 240 tipi di sostanze proibite. E i campioni di sangue prelevati saranno conservati per otto anni. Dall’inizio delle gare di venerdì scorso, sono stati squalificati tre atleti e, nei due mesi precedenti l’inizio della manifestazione, ne sono stati trovati positivi 107. Tutti i vincitori di una medaglia nelle gare olimpiche fanno i controlli alla fine delle gare. Chi stabilisce record assoluti o personali può essere sottoposto a controlli ancora più specifici.

Foto: Ye Shiwen (CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages)