Le notizie di oggi sul terremoto

La scorsa notte ci sono state più di dieci piccole scosse tra Mirandola e Finale Emilia, mentre la Protezione Civile ha pubblicato una lista di FAQ

foto: AP/Luca Bruno
foto: AP/Luca Bruno

In Emilia Romagna le scosse di terremoto sono continuate anche la scorsa notte, anche se meno violente rispetto ai giorni scorsi. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), dalle 23 di ieri fino alle 10 di questa mattina sono state registrate 16 scosse, tutte intorno alla magnitudo 2 della scala Richter, con un massimo di 2,4. Gli epicentri sono stati tutti localizzati nel modenese, soprattutto tra Mirandola e Finale Emilia. Le scosse della scorsa notte non avrebbero causato feriti né danni.

Oggi, intanto, è previsto a Bologna un concerto di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia diretto da Claudio Abbado. Domani, invece, il governo italiano dovrebbe firmare l’ordinanza che permetterà agli studenti delle zone più colpite dal terremoto in Emilia di sostenere gli esami di Stato affrontando solo le prove orali, senza gli scritti, come del resto è stato già fatto a L’Aquila nel 2009.

In un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera, Giovanni Caprara ha intervistato Franco Mele dell’INGV, il quale ha spiegato che l’attività sismica in Emilia e in tutta l’Italia negli ultimi tempi sembra in aumento:

«Solo nelle ultime 24 ore – ricorda Mele – abbiamo registrato un centinaio di terremoti, tenendo conto anche di quelli più deboli». Oltre la metà degli eventi si è manifestata nella Pianura Padana emiliana e lombarda che rimane sempre il focolaio più acceso. Tuttavia negli ultimi 2-3 giorni scosse oltre il secondo grado della scala Richter si sono fatte sentire un po’ dovunque, da Nord a Sud, con qualche epicentro più frequente di altri: tra questi c’è l’area calabra del Pollino intorno a Castrovillari. […] «Dopo il terremoto dell’Aquila abbiamo ulteriormente intensificato la rete delle stazioni di rilevamento aggiungendone sugli Appennini e nell’Alta Val Tiberina – precisa Mele -. Complessivamente a livello nazionale arriviamo a cogliere 12 mila terremoti all’anno anche se quelli superiori ai due gradi della scala Richter sono soltanto circa seicento. Quest’anno saranno sicuramente di più».

Il sito della Protezione Civile, intanto, ha pubblicato ieri una lista di FAQ per fornire “alcuni chiarimenti sulla sequenza sismica in corso nell’area della pianura padana”, da che cosa si intende per “significativa probabilità” di nuovi terremoti alle verifiche di sicurezza dei luoghi di lavoro. Infine, Filippo Zuliani ha spiegato sul Post la questione del presunto legame tra le trivellazioni con la tecnica del fracking e i terremoti.

foto: AP/Luca Bruno